Fantamunicipio #41, i top e i flop

Fantamunicipio #41
Fantamunicipio #41

Fantamunicipio #41, i top e i flop

A luglio, ormai si sa, Milano non è più vuota come una volta. E non è un caso che anche questa settimana ci siano tante novità da segnalare. Tra queste, una serie di scommesse lanciate in quartieri periferici e con fini sociali. È il caso di Ponte Lambro, per il quale si lancerà un nuovo bando al fine di trovare i fondi per gli incubatori d’impresa e i laboratori promessi quasi vent’anni fa. O di via Mosso, a due passi da via Padova, dove sarà ristrutturato e consegnato alla cittadinanza un edificio confiscato alla mafia. Così come è stato sottratto alla mafia un edificio di via Sommacampagna, zona Maciachini: diventerà una casa di accoglienza per giovani omosessuali ripudiati in famiglia.

Municipio 1 – Arriva l’atteso Apple Store – Voto 7
Manca poco. Il conto alla rovescia per l’apertura dell’atteso Apple Store è iniziato: dal 18 luglio milanesi e turisti potranno finalmente godere dello store nato sulle macerie dell’ex cinema Apollo. Come sarà? Completamente sottoterra, come quello sulla Quinta Strada di New York, con una scala ad anfiteatro d’accesso, una cascata d’acqua (che si trasformerà in maxischermo) e una fontana a livello della strada. Un progetto ambizioso per una Milano sempre più internazionale.

Municipio 2 – La scommessa di via Mosso – Voto 7,5
Sarà presto assegnato al Comune di Milano l’immobile confiscato alle mafie di via Mosso 4, zona via Padova. A comunicarlo direttamente l’assessore alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino, che lo ha definito un risultato importante ottenuto dopo mesi di duro lavoro. Quando il passaggio sarà ufficializzato verrà lanciato un bando per l’assegnazione a un soggetto privato che penserà alla ristrutturazione, poi si penserà a un riutilizzo a fini sociali: una bellissima scommessa.

Municipio 3 – Per un villaggio arcobaleno – Voto 6,5
Una lettera aperta indirizzata al presidente del Cig Arcigay Milano per un futuro villaggio arcobaleno all’altezza di Milano nel 2019. All’indomani del Pride più partecipato di sempre, l’associazione Rainbow District Milano (che riunisce alcuni commercianti della zona di Porta Venezia) invoca un tavolo di cooperazione per creare quello che quest’anno, a causa di una serie di difficoltà logistiche, di costi proibitivi e di scarsa lungimiranza, non si è saputo/potuto fare.

Municipio 4 – Ripartire a Ponte Lambro – Voto 7
Concludere nel 2020 il progetto di ricucitura del quartiere Ponte Lambro, firmato ormai quasi vent’anni fa da Renzo Piano, completando i laboratori dove insediare giovani studenti e creando incubatori d’impresa: secondo le stime, solo il 40% dei lavori previsti è stato effettivamente portato a termine. Servono un operatore e dei finanziamenti, però: presto il Comune avvierà un bando di gara per trovarli. Un’altra dimostrazione di interesse per le periferie: il futuro dirà se la scommessa è stata vinta.

Municipio 5 – Un semaforo per la sicurezza – Voto 6,5
Sicurezza stradale in primo piano. La giunta del Municipio 5 ha deliberato le priorità per la zona integrando il piano di interventi già previsto da Palazzo Marino: in primis la sistemazione dei masselli scomposti di via Montegani (recentemente teatro di incidenti), in seguito l’attivazione di un semaforo all’incrocio tra via Tabacchi e via Balilla. Questo è un intervento richiesto da tempo dalle famiglie dei ragazzi che frequentano l’adiacente scuola media e altri istituti. Attendiamo fiduciosi.

Municipio 6 – Arriva il Sert in via Gola – Voto 6
Tutto pronto per il trasloco dei Sert di via Conca del Naviglio e via Albenga in via Gola 22. Del progetto si parlava da più di un anno, tra rinvii e proteste, ma ora sembra proprio che il momento sia giunto: il palazzo che li ospiterà è infatti completamente vuoto. In via Gola avevano sede gli uffici del Dipartimento Dipendenze, tra osservatori di ricerche e monitoraggi e operatori specializzati nella cura, poi i pezzi sono stati smembrati sul territorio. Si è un po’ persa la visione generale?

Municipio 7 – L’impianto da recuperare – Voto 6,5
Tra i bandi pubblicati sul sito del Comune per la riqualificazione e gestione di tre impianti sportivi in quartieri periferici figura quello (di quasi 9.000 metri quadri) di via Fratelli Zoia 181, a Quarto Cagnino, che versa ormai in condizioni fatiscenti. Concessione da un minimo di sei anni, c’è tempo fino al 21 settembre per le offerte. L’obiettivo è nobile: recuperare presidi di socialità e aggregazione, perché il riscatto di un quartiere può partire anche dal modo in cui i suoi residenti trascorrono il tempo libero.

Municipio 8 – Carreggiate e parcheggi – Voto 6,5
Tra le priorità individuate dal Municipio a integrazione degli interventi già in programma tra giugno e novembre per la sicurezza stradale, invece, figurano il rifacimento della carreggiata di viale Certosa, la posa di strisce pedonali in via Giannini e alla fermata del tram e – sempre in zona Garegnano – il divieto di parcheggiare di fronte all’incredibile Certosa, che nell’ultimo periodo sta acquisendo la fama e la notorietà che merita. Il Comune accoglierà la richiesta?

Municipio 9 – Una casa anti-discriminazione – Voto 8,5
Un edificio confiscato alla mafia diventerà una casa di accoglienza per giovani omosessuali discriminati e/o ripudiati dalle famiglie. Se ne era già parlato, ma a rilanciare la notizia negli scorsi giorni sono stati il sindaco Beppe Sala e l’assessore Majorino. L’edificio, al momento in ristrutturazione, è sito in via Sommacampagna, zona Maciachini. A gestire il centro saranno la cooperativa Lotta contro l’Emarginazione e l’associazione Cig Arcigay Milano. Un bellissimo progetto.