Da lockdown a lockdown. Sette mesi di parole, promesse, dichiarazioni ufficiali, smentite. Eppure oggi, al primo giorno di “zona rossa” a Milano e nel resto della Lombardia, sembra cambiato poco rispetto allo scorso marzo.
Cambiamenti? Certo, abbiamo le mascherine che otto mesi fa erano introvabili. Certo, gli ospedali sono più preparati con protocolli di terapia ampiamente sperimentati. Ma gli stop-and-go di questo 2020 lasciano ferite sul tessuto sociale. E il comportamento di istituzioni, virologi e rappresentanti delle categorie ha scavato un solco nella fiducia dei cittadini e degli imprenditori.
I nostri giudizi non hanno la pretesa di essere promozioni o bocciature. Semmai, uno stimolo per provare a fare meglio. Almeno nella comunicazione.
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