Coronavirus e animali domestici: stop alle bufale

Nessuna evidenza scientifica sul possibile contagio da parte dii cani e gatti. Diana Lanciotti (Fondo di Paco): «Il vademecum è stato un po’ maldestro»

cimiteri per animali

Coronavirus e animali domestici. Le notizie sul COVID-19, il meglio conosciuto coronavirus, riempiono giornali, social e tante delle nostre conversazioni. Come sempre succede, purtroppo, tra le informazioni che circolano in rete si nascondono le cosiddette fake news, o bufale che dir si voglia.

 

Coronavirus e animali domestici, quante fake news

Da qualche giorno circolano sui social alcuni post che parlano di trasmissione del coronavirus dagli animali domestici agli esseri umani. La paura è nata dal caso di un cane a Hong Kong contagiato da Covid-19 e dichiarato “lievemente positivo”. Apriti cielo: in pochissimo è arrivata rapidamente la deduzione, totalmente errata e non supportata da alcuna base scientifica: cani e gatti potrebbero esserne portatori, con possibili rischi per la nostra salute.

Le fonti ufficiali. Il nostro Ministero della Salute, sulla stessa linea di pensiero dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha smentito questa ipotesi, affermando che «al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla».

Questo però non ha calmato le acque. «Il vademecum pubblicato dal Ministero è stato un po’ maldestro – spiega Diana Lanciotti, fondatrice de “il Fondo di Paco”, associazione che si occupa da anni di progetti contro l’abbandono di cani e gatti domestici -: in questo momento dovevano limitarsi a parlare di coronavirus e non di altre malattie, come Salmonella ed Escherichia Coli. In questo modo si crea confusione».

Infatti, afferma Lanciotti: «Non è questo il contesto giusto per ricordare che gli animali domestici possono trasmettere batteri comuni. È da sempre così, non è una novità».

I passaggi di malattie da animali all’uomo sono, in ogni caso, poco frequenti. «Nel comunicato – continua la fondatrice dell’associazione – si consiglia il lavaggio delle mani: una pratica corretta, ma che in questo contesto irrequieto contribuisce a farli percepire come untori».

Coronavirus e animali domestici, serve buon senso

In un momento di grande emotività come questo, alcune persone potrebbero essere spinte ad abbandonare cani e gatti, vanificando anni di campagne di sensibilizzazione e sforzi per invertire la rotta.

Ricordiamo poi, che proprio la vita con gli animali domestici contribuisce a fortificare le difese immunitarie dei più piccoli. Prevenzione sì, ma con la testa. E tanto buonsenso: basta questo per affrontare con più serenità le nostre giornate, coccolati dall’affetto dei nostri amici a quattro zampe.

coronavirus e animali domestici
coronavirus e animali domestici