Simili, la tribute band di Laura Pausini: «E sì che prima cantavo hard rock»

simili tribute band
simili tribute band

È in una calda giornata di primavera, stagione da sempre molto cara alla Pausini, che Sabrina Colombo decide di dar vita ad una band tributo dedicata proprio a Laura: i #Simili. È il maggio del 2014, ma è solo nell’autunno del 2015 che riesce a trovare, dopo aver provato diverse formazioni, il gruppo di musicisti che cercava e che tutt’ora condivide con lei la passione per l’artista di Faenza.

L’attesa è stata lunga, ripagata da quattro anni pieni di soddisfazioni. Tempo vissuto in sala prove ad affinare l’intesa musicale, cercando di riprodurre fedelmente – ma senza tralasciare un tocco di gusto personale – i brani di una scaletta sempre nuova e in continua evoluzione.

Sabrina, come nasce questo amore per Laura Pausini?
«Quando avevo dodici anni, nel 1996, usciva Incancellabile in musicassetta: ho iniziato a canticchiarla e me ne sono innamorata. Sono cresciuta frequentando locali di musicisti, ho impiegato anni a cercare la mia band anche perché all’inizio mi sono ritrovata a cantare perlopiù canzoni hard rock. Posso dirti che mi piaceva. Diciamo che sono passata dall’hard rock alla Pausini».

Insomma, la crescita dell’icona Pausini ha indirettamente segnato anche la tua strada.
«Sì assolutamente, prima non pensavo mi sarei mai potuta ritrovare a suonare davanti a 1.500 persone. Sono cambiata, mi sono formata e plasmata come donna. Noi siamo una tribute band, Laura non ha riconosciuto come ufficiale nessuno. Da parte nostra, c’è molto sacrificio dietro: suoniamo almeno una volta a settimana. Tra scalette, pubblicità, contatti, social è un duro lavoro, ma facciamo tutti noi e ce la caviamo piuttosto bene».

Meglio il mondo dei social dove tutti sappiamo ormai tutto dei nostri artisti o preferite i romantici anni ’90?
«Oggi è tutto diretto ed effettivamente è come se conoscessimo direttamente il nostro artista preferito. Grazie ai social ho scoperto che Laura stava arrivando a Milano per una firmacopie in Mondadori: mi sono fiondata lì, ho scambiato qualche chiacchiera e fatto una foto. Lei ha messo anche qualche like sulla nostra pagina Instagram: ecco, in questo senso i social aiutano e abbattono certamente le distanze».

Chi sono i #Simili?
«Intanto nella vita siamo persone semplici. Il nostro batterista è infermiere, mentre altri due componenti della band lavorano per l’azienda ferroviaria di Stato, un chitarrista lavora a Mediaset, l’altro è avvocato e io sono impiegata. Infine abbiamo una corista che è igienista dentale. Viviamo tutti nella provincia di Monza Brianza».

Com’è organizzata la vostra squadra sul palco?
«Ci sono due formazioni: quella elettrica a sette elementi per portare al pubblico delle piazze tutta l’energia e la carica dei brani più rock e grintosi di Laura, ma anche quella acustica a sette o a quattro elementi per ricreare l’atmosfera intima e informale di un concerto unplugged».

Come avete vissuto l’attesa per la doppia data a San Siro?
«Abbiamo fatto letteralmente il countdown, contando i giorni mancanti al 4 luglio. Ora ci siamo. Sarà indimenticabile. Siamo pronti a sentire e a vedere il suono della rabbia trasformarsi in poesia».

La band 

Sabrina Colombo
Voce

Massimo Giugno
Batteria

Francesco Lio
Basso

Donato Mangiacotti
Tastiere

Tobia Fossati
Chitarra

Marco Dieni
Chitarra

Barbara Borsetti
Cori


www.mitomorrow.it

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