In una delibera della Regione risalente allo scorso 5 agosto veniva quantificato il rimborso economico per le case di riposo che hanno ospitato anziani positivi al coronavirus. Il Pirellone pagherà a queste strutture ben 145 euro al giorno per ogni malato di Covid ospitato.
I rimborsi. Secondo la logica della Regione tale somma è doverosa in quanto le Rsa si sono presi cura dei positivi di Covid, laddove il sistema sanitario non riusciva a far fronte l’emergenza. Tuttavia le Rsa, essendo strutture private, percepiscono già una retta dalle famiglie degli ospiti, quindi i 145 euro disposti dal Consiglio Regionale verranno scontati della somma già versata dai parenti.
Il provvedimento ha fatto storcere il naso a diverse persone. Infatti gran parte degli anziani ricoverati hanno contratto il Covid direttamente nelle strutture. I numeri sono tragici:nei mesi più bui della pandemia si sono spenti nelle Rsa lombarde circa 2700 anziani.
«Il sistema sanitario regionale non ha potuto accogliere quella tipologia di pazienti in ospedale; la Regione dice oggi che un giorno di ricovero per uno di quei pazienti avrebbe avuto un costo di 145 euro. Ma allora perché — si chiede la consigliera Carmela Rozza — arrivando ai rimborsi del denaro per i ricoveri che gli ospedali non hanno fatto, e dunque la Regione non ha speso, si versa la quota alle Rsa e non si viene incontro in alcun modo alle famiglie. Famiglie che nella maggioranza dei casi hanno pagato le rette alle strutture dentro le quali i loro cari si sono poi ammalati. Chiederò formalmente che una parte di quei 145 euro vada anche a “scomputo” per le spese delle famiglie».