Rimini? Non offendete il suo mare. Ne sa qualcosa un quarantenne milanese che nei giorni scorsi è stato condannato per un post pubblicato su Facebook in cui aveva scritto: «Rimini ha un mare di merda. E voi vi arricchite grazie a un mare sporco di batteri, lavorate solo 3 mesi all’anno, fannulloni». Parole che gli sono costate una condanna penale per il reato di diffamazione a mezzo social network con una pena di 1 mese di reclusione convertita in un risarcimento di 1.225 euro, più spese legali.
La reazione. Particolarmente soddisfatto per questa sentenza è il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che, sempre su Facebook, ha scritto un lungo post dal titolo “Adesso rispettate il nostro mare”. «Una sentenza da rimarcare perché tutela la comunità riminese, i suoi operatori turistici, l’amministrazione comunale, che sul risanamento ambientale hanno investito e stanno investendo come nessun altro nel Paese ha scritto il primo cittadino romagnolo -. Quindi, adesso, giù il cappello e rispettate il nostro mare». Il turista milanese “incriminato” ha quindici giorni di tempo per presentare ricorso.
