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19. 04. 2024 09:30

Sala: «Fare il sindaco è il mestiere più bello del mondo»

Il sindaco in una lunga lettera al Corriere esprime tutto il suo entusiasmo per la ricandidatura

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Il sindaco di Milano Beppe Sala torna a parlare della sua ricandidatura inviando una lunga lettera al Corriere della Sera.

Sala: «Quello di sindaco il mestiere più bello»

«Sono più di dieci anni – racconta Sala nella missiva – che mi occupo direttamente di Milano. Ho vissuto i problemi della macchina comunale. Ho sofferto la via crucis della costruzione di Expo e ho gioito dei suoi successi. Ne ho portato lo spirito in città, conducendo Milano a una dimensione di internazionalità mai conosciuta prima. Ho condiviso con la città, giorno dopo giorno, le incertezze e i dolori della pandemia. Ecco, vorrei dire a tutti che essere il sindaco di una città come questa – e in ogni caso di una città – è un’esperienza certamente dura ma anche una scelta di felicità. Io non mi sono mai sentito così compiuto come in queste vesti».

Il primo cittadino non ha dubbi su quale sia il mestiere più bello. «Essere sindaco – aggiunge Sala – è il mestiere più bello del mondo soprattutto se ti rendi conto che non sei tu a fare la città. È il mestiere più bello del mondo in particolare se capisci che non sei tu l’ago della bilancia. La città è l’insieme delle volontà, delle ambizioni, delle solidarietà che connotano la vita della sua comunità, dalle piccole cose di ogni quartiere fino alle grandi scelte strategiche. Tu, il sindaco, hai il grande privilegio di far esprimere al loro meglio tutte le componenti della città. E soprattutto hai il grande onore di far sintesi e di costruire insieme a loro la via verso il futuro».

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Nel kit di sopravvivenza al ruolo di sindaco ci deve essere anche una buona corazza per le critiche. «Certamente devi accettare che non tutti saranno d’accordo – conclude il primo cittadino -, molti criticheranno, alcuni ringhieranno. Ma non c’è post o dileggio che tengano rispetto alla possibilità di accompagnare la tua città verso un futuro di crescita, di equità e di sostenibilità. Certo. Ci vuole coraggio. Coraggio e disinteresse personale».

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