1° aprile occhio ai pesci: sapete perchè?

1° aprile
1° aprile

Con Margherita Abis venti suggerimenti, tra aneddoti, curiosità e goliardia sul 1° aprile

1 Facciamo il punto. È la festa dei pesci e delle bufale. Si tratta di una ricorrenza pagana che dà il benvenuto alla primavera. Se non siete ancora stati vittime di scherzi, armatevi di tanta pazienza e date libero sfogo al sense of humor

2 Le origini. E se le origini del pesce d’aprile fossero esse stesse un pesce d’aprile? Attorno a questa ricorrenza ruotano infatti moltissime incertezze e fumose leggende. Una di queste riguarda Marco Antonio a Cleopatra: si dice che furono proprio loro i protagonisti del primo pesce della storia

3 L’italiano. Lo scherzo più antico di cui si abbia notizia in Italia è quello del maestro Buoncompagno da Firenze, nel XII secolo. Rese noto che avrebbe sorvolato Bologna usando un paio di enormi ali di sua invenzione. Ma era un pesce d’aprile

4 Il cerimonioso. Un altro scherzo rimasto noto nello Stivale risale al 1878: la Gazzetta d’Italia annuncia che il 1° aprile, nel parco delle Cascine, i fiorentini avrebbero potuto assistere alla cremazione di un mahrajà indiano, una cerimonia tanto particolare quanto sconosciuta. All’orario indicato però non si presentò nessuno

5 Senza tempo. La giornata è già iniziata e lo scherzo libero è ormai entrato nel vivo. Ma se state ancora cercando un modo per prendervi gioco dei vostri amici, fatevi ispirare dalla celeberrima “supercazzola” di Amici miei’. Pronunciate frasi non-sense e termini inventati e godetevi la reazione dell’interlocutore

6 Scherzo d’autore. Tra gli scherzi più celebri, quello a firma di Orson Welles. Il regista americano progettò uno speciale radiofonico che sarebbe dovuto andare on air il 1° aprile (ma che poi slittò a ottobre): una radiocronaca dello sbarco dei marziani. Si creò immediatamente il panico

7 Beffe e Madonnina. Siete ancora alla ricerca disperata di attrezzature per sorprendere con i vostri scherzi più arditi amici, familiari e colleghi? Vero centro dello scherzo a Milano è Torriani, il negozio di via Mercato dove ogni giorno è Carnevale. Lì troverete tutto l’occorrente per gli scherzi più originali

8 Odore di burla. Scherzi ormai noti sono quelli della BCC: il canale inglese si prende gioco degli spettatori con false news. Nel 1965 annunciò addirittura la nascita di una nuova tecnologia televisiva che avrebbe trasmesso anche gli odori

9 Scherzi da film. Per rimanere in tema, anche l’annuncio di alcuni film è stato contornato da scherzi e pesci. È stato il caso ad esempio de “Lo Hobbit”, che era stato annunciato in 4D, con una particolare tecnologia che avrebbe permesso stimoli olfattivi e corporei. Una notizia che fu riportata anche su diversi quotidiani

10 Beffe in villa. Per entrare veramente nello spirito della ricorrenza, anche Milano offre interessanti spunti. La villa Borromeo Litta a Lainate è considerato uno dei luoghi meneghini del divertimento e della sorpresa, perché concepita con illusioni ottiche e “scherzi d’acqua”

11 E anche al museo. Uno degli scherzi artistici più celebri ha fatto tappa anche a Milano. Opera d’arte dal titolo “Le sirene delle Fiji” sono state a lungo esposte nei luna park come autentici corpi mummificati di sirene. Ovviamente non era così: si trattava in realtà di falsi settecenteschi creati ad hoc unendo il corpo di una scimmia e la coda di un pesce. Un esemplare si trova anche al Civico museo di storia naturale di Milano.

12 Scherzi dell’orrore. Vero burlone fu anche Edgar Allan Poe, l’autore che amava l’orrore e il poliziesco quanto le beffe. Nel 1844 pubblicò un articolo sul New York Sun, raccontando nel dettaglio di una traversata in tre giorni dell’Atlantico dell’esploratore Monck Mason a bordo di un pallone aerostatico.

13 Il venale. Raggiungete piazza Duomo, perfetta per il via vai che si crea nelle ore di punta. Posizionate una moneta sul pavimento ma incollatela con lo scotch, in modo che chi si piegherà a raccoglierla si troverà beffato. Investite però almeno un euro (o meglio due). Al di sotto di quella cifra, il milanese non si chinerà nemmeno

14 I prolissi. In Scozia il “Pesce d’Aprile” dura ben due giorni. È uno dei Paesi dove la festa è più sentita. Il secondo giorno viene chiamato “Taily Day” (giorno delle natiche) e gli scozzesi attaccano dietro le spalle del Gawk (il tonto) un cartello con la scritta “Kick me” (prendimi a calci).

15 Guardatevi le spalle. Se non lo hanno ancora fatto, è probabile che qualche burlone sia intenzionato ad attaccarvi al maglione il classico post it a forma di pesce. A costo di sembrare epilettici, conviene che vi giriate spesso a controllare che sia tutto ok, per evitare di diventare lo zimbello degli amici

16 Il tecnologico. Un evergreen sono gli scherzi telefonici. Se da piccoli era sufficiente una cabina telefonica e qualche gettone, oggi esiste addirittura un’app pensata per questo scopo. Si chiama Juasapp, è gratuita per iOS e Android e permette di scegliere fra una serie di voci preimpostate

17 Il pendolare. Salite sulla metro in orario di punta e quando arrivate a Cadorna, alzatevi di corsa travolgendo i vicini e urlando “O no, siamo già a Bisceglie!”. Scatenerete il panico

18 Il romantico. È un grande classico, ma funziona sempre. Cogliete l’occasione per dichiaravi all’amore della vostra vita. Se va male, potete sempre appellarvi al pesce d’aprile e negare tutto

19 Fake news. Altro accorgimento da tenere oggi è quello di rimanere vigili quando leggete le news online o sui giornali. Spesso anche le testate giornalistiche o Google si sbizzarriscono con notizie shock palesemente false: occhio a non cascarci

20 Dalla redazione. Approfittiamo di questo ventalogo per segnalarvi che da ora Mi-Tomorrow cambierà nome in Mi-Yesterday e racconterà solo di straordinari eventi che si sono svolti il giorno precedente, a cui non potrete più partecipare perché sarà troppo tardi. Ci avete creduto?

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