A Milano si muore di freddo, in solitudine e nella più totale indifferenza. Sono ben tre le vittime delle basse temperature negli ultimi 10 giorni: tutti senzatetto costretti a passare le notti al gelo dell’inverno che sempre più spesso si rivela fatale per le persone più fragili. L’ultimo caso riguarda un uomo di 60 anni, trovato morto ieri mattina all’interno di un giardino pubblico.
Clochard muore di freddo in piazzale Biancamano
Secondo quanto riferito dalla questura, che lo ha identificato, si tratta di un immigrato, un clochard di nazionalità bulgara. L’uomo è stato notato dai passanti steso a terra, nell’erba dei giardini e le aiuole tra piazza Lega Lombarda e piazzale Biancamano. Il 118, intervenuto sul posto, non ha potuto far altro che constatarne la morte, dovuta a cause naturali, senza dubbio aggravate dal freddo della notte.
Le storie di chi muore di freddo a Milano
Lo scorso 26 gennaio il corpo di un altro clochard, un sessantanovenne rumeno, era stato trovato da alcuni passanti in piazza Buonarroti. Pochi giorni prima il freddo milanese aveva stroncato un senzatetto senegalese di 52 anni, soccorso inutilmente mentre si trovava nel sottopasso Mortirolo, in zona Stazione Centrale. E poi ancora la vicenda di Issaka Coulibaly, ex portiere del St. Ambroeus FC, trovato senza vita in un capannone abbandonato in via Corelli.
La rabbia di Pro Tetto per chi muore di freddo
Una situazione che ha scatenato la reazione rabbiosa dell’associazione Pro Tetto, onlus nata con l’obiettivo di voler aiutare le persone senza fissa dimora, le famiglie in difficoltà a reddito zero e più in generale tutti coloro che vivono in uno stato di grande precarietà. Il presidente dell’associazione, Fernando Barone, ha deciso di manifestare in modo forte il suo dissenso per quanto sta accadendo, accampandosi in Corso Matteotti nel tentativo di smuovere qualcosa tra le istituzioni.
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Barone: «A Milano si muore di freddo. E il Comune?»
«Sono qui per solidarietà ai senzatetto – ha spiegato Barone – e per protestare con il Comune di Milano, che lascia delle persone a dormire sull’asfalto nei giorni della merla (i più freddi dell’anno, ndr) con temperature che toccano i -3 gradi. Tutto questo non è giusto. Ho deciso di accamparmi qui in Corso Matteotti, ho portato con me delle coperte e dei viveri: resterò qua per qualche giorno e vediamo cosa succederà».
Chi muore di freddo in Italia
In Italia, secondo l’ultima rilevazione Istat, i clochard sono circa 96mila. Esseri umani che però sembrano non avere un’identità e spesso neanche in volto. Il 2023 è iniziato da appena un mese e i numeri della strage degli ultimi sono già impressionanti: almeno 30 i senza dimora vittime del freddo, una strage silenziosa a cui sembra non si riesca a mettere un freno.
