La mancanza di turisti, convegni e fiere si fa sentire sui bilanci delle strutture ricettive e di conseguenza determina un calo delle tariffe alberghiere. Nella sola Milano i prezzi sono crollati del 20,2% rispetto al settembre 2019. È quanto emerge dall’elaborazione dell’Unione Nazionale Consumatori sui dati Istat dell’inflazione di settembre.
Crollo verticale. Nella classifica delle città con un maggiore flessione nei prezzi degli alberghi Milano si colloca al secondo posto, seguita da Firenze (-19,6%) e Venezia (-17,7%). Il triste primato spetta invece a Trapani che si colloca poco sopra il capoluogo meneghino con un crollo delle tariffe del 20,3%.