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24. 04. 2024 21:10

Raid contro la polizia locale a Milano, la rivendicazione degli anarchici: «Solidarietà ad Alfredo Cospito»

La rivendicazione è costituita da una sola frase: «Attacchiamo lo Stato». Uno striscione è comparso la notte scorsa su un ponte del Naviglio Pavese

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Una rivendicazione dell’attentato incendiario che l’altra notte ha danneggiato due auto della Polizia locale di Milano è stata postata su alcuni siti d’area anarchica la cui attendibilità è ora al vaglio degli agenti della Digos. La rivendicazione è costituita da una sola frase: «Attacchiamo lo Stato». I siti di area anarchica precisano di pubblicare una “mail anonima” in cui si esprime solidarietà, tra gli altri, «ad Alfredo Cospito in sciopero della fame» e da ieri in carcere a Opera (Milano) al 41 bis.

Sul Naviglio Pavese uno striscione per Alfredo Cospito

«Attacchiamo lo Stato» è scritto soltanto ricordando che «nella notte tra il 29 e il 30 gennaio sono state bruciate alcune macchine della Polizia locale del Comune di Milano». Intanto uno striscione di solidarietà per Cospito è comparso la notte scorsa su un ponte del Naviglio Pavese a Milano. «41bis uguale tortura. In solidarietà ad Alfredo da 101 giorni in sciopero della fame» era scritto sullo striscione che è stato segnalato dagli agenti della Polizia locale ai poliziotti della Questura.

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Alfredo Cospito, gli altri atti vandalici

Nei giorni scorsi erano già accaduto episodi simili all’attentato incendiario di Milano: parliamo di atti vandalici contro le sedi diplomatiche italiane a Berlino e Barcellona; a Torino un traliccio utilizzato come ponte ripetitore da diverse società è stato dato alle fiamme mentre a Roma ci sono stati scontri da anarchici e polizia con un agente ferito alla testa.

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Chi è Alfredo Cospito?

Nato a Pescara nel 1967, ma residente nel quartiere San Salvario di Torino, Alfredo Cospito è ritenuto uno degli elementi di spicco del mondo anarchico torinese. Dagli investigatori è considerato uno dei leader della Fai, la Federazione anarchica informale, movimento composto da vari gruppi dediti all’intimidazione armata rivoluzionaria e ritenuto dagli inquirenti un associazione per delinquere con finalità di terrorismo.

Alfredo Cospito e l’attentato ad Adinolfi

Cospito è in carcere già da 10 anni per la gambizzazione, nel 2012, dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. Mentre era in carcere, è stato accusato anche dell’attentato del 2006 contro la Scuola carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo. Per quell’atto è stato condannato dalla corte d’appello a 20 anni di reclusione con l’accusa di strage. La Cassazione, invece, ha ritenuto si trattasse di strage contro la sicurezza dello Stato, un reato che prevede la pena dell’ergastolo ostativo, che non permette di godere cioè di alcun beneficio.

Alfredo Cospito al 41-bis

Cospito è il primo anarchico a finire al 41-bis, misura disposta lo scorso maggio per quattro anni. Da tre mesi è in sciopero della fame e le sue condizioni di salute continuano a peggiorare di giorno in giorno. Lo scorso dicembre il Tribunale di sorveglianza ha respinto il reclamo avanzato dai suoi difensori contro il regime di carcere duro. Una decisione contro la quale i legali hanno fatto appello in Cassazione che inizialmente aveva fissato l’udienza ad aprile, poi anticipata al 7 marzo. Un’istanza poi è stata presentata dalla Difesa al ministro Nordio.

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