Il primario dell’ospedale Niguarda di Milano, Andrea Bellone, denuncia i tanti problemi presenti nei pronti soccorso a causa del numero troppo elevato di pazienti che si precipita allarmato nei presidi ospedalieri, anche se manifesta lievi sintomi. «Si presentano in ospedale troppi pazienti Covid con sintomo lievi che potrebbero curarsi a casa. Si eviterebbe l’affollamento al pronto soccorso», è il commento di Bellone.
Medicina territoriale. Secondo il primario del Niguarda gran parte di questi disguidi sono dobuti al blackout della medicina territoriale che si protrae ormai dai tempi della riforma Maroni. «Tante persone si presentano al pronto soccorso, e spesso in ambulanza, senza esser passate prima dal medico curante – spiega Belloni in un’intervista al Corriere -. Temono di perdere tempo tra terapie e consulti e perché c’è l’idea diffusa che andare direttamente in pronto soccorso sia più funzionale».
Eppure secondo il primario una soluzione ci sarebbe. «Almeno in tempi di pandemia sarebbe necessario creare dei poliambulatori con dottori di famiglia che lavorano insieme così da gestire meglio la turnazione nelle 12 ore. Capisco che poi nella notte o nei giorni festivi i pazienti arrivino in ospedale».