La prima autostrada elettrica

autostrada elettrica
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Il viaggio è di sola andata, da Milano a Bruxelles, grazie alla prima autostrada elettrica. L’obiettivo: mostrare al Vecchio Continente come si possano fare investimenti pensando ad un futuro nemmeno tanto lontano. Attore principale la Brebemi, che con l’appoggio di una serie di partner ha dato vita alla prima eHighway italiana, una vera autostrada totalmente elettrica. Progetto a zero emissioni, che vuole diventare un vero modello per tutta l’Unione Europea.

POLITECNICO • Tra i partner al fianco di Brebemi c’è il Politecnico di Milano, a Bruxelles rappresentato da Renato Mazzoncini: «Questo progetto è molto importante – esordisce – il nostro compito, di fatto, è quello di certificarne l’operabilità». Il Politecnico e la Bocconi dovranno cercare di analizzare tutti i dati tecnici ed economici per comprendere se il progetto dell’autostrada elettrica sia sostenibile o meno: «Dovremo trovare il break-even, comprendere i mezzi economici per chi compra e chi vende – precisa ancora Mazzoncini – se il business model non funzionerà, nessuno comprerà camion elettrici per andare su un’autostrada elettrica».

LABORATORIO • Il lavoro del Politecnico: «Abbiamo dei simulatori che in laboratorio ci permettono di avere dei dati, ovviamente simulati, che non potremmo avere con un pilota alla guida di un autocarro – precisa ancora Mazzoncini – un po’ perché non esistono al momento le autostrade elettriche, un po’ perché i costi sarebbero enormi. In generale, però, sarebbe una follia non pensare di utilizzare la rete stradale per decarbonizzare il Continente; l’appello all’Europa è che dia una mano a finanziare questi progetti per raggiungere uno standard».

CAMION • Sulla BreBeMi il tratto di autostrada elettrificato va dall’uscita di Calcio a quella di Romano di Lombardia. In sostanza esiste una linea elettrica, proprio come i filobus nella città di Milano, ai quali si agganciano i pantografi posti sul tetto dei camion: «Al Politecnico simuliamo il comportamento di questa catenaria per milioni di chilometri – conclude Mazzoncini -. Crediamo che le eHighway siano un’innovazione che porterà una grande rivoluzione per l’Europa».