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16. 04. 2024 22:57

Beppe Sala, non solo 25 aprile: «Politiche per l’ambiente e famiglie basate non sul genere»

Il 25 aprile è il punto di partenza del discorso tenuto nel suo podcast dal sindaco di Milano

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Il 25 aprile è il punto di partenza del discorso tenuto nel suo podcast dal sindaco di Milano Beppe Sala che ha sottolineato l’importanza di questa data. «La liberazione dall’orrore nazifascista fu certamente un nuovo inizio per Milano e per il Paese, ma si pose come origine del processo di unità dell’intero continente europeo. È questo lo spazio minimo in cui pensarci oggi, milanesi, italiani, europei contemporaneamente e indissolubilmente».

Le parole di Beppe Sala

«Le libertà che ci sono state garantite dalle nostre madri e dai nostri padri, costruite pazientemente e non senza contraddizioni fino a oggi, e tutt’ora da realizzare in forma compiuta, prendono vita in uno spazio continentale che ne fa il motore propulsore per l’allargamento dei diritti e la messa a quadro dei doveri. Con tutte le pecche che si possono attribuire alla composizione di una somma di nazioni tanto diverse, se andiamo a vedere i valori fondamentali dello spazio europeo noi troveremo la traduzione contemporanea di quelle spinte alla libertà e alla democrazia che fanno il 25 aprile».

consiglio comunale
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La milano di Beppe Sala

Non solo 25 aprile, come detto: «Noi oggi dobbiamo chiederci questo: se crediamo o no di avere costruito in questi 78 anni e se vogliamo continuare a costruire uno spazio continentale di diritti, doveri, regole, libero e democratico, cooperando tutti insieme. Uno spazio in cui abbiano diritto di esistenza le politiche per l’ambiente, che è così tanto messo in pericolo da noi stessi, le garanzie per un lavoro giusto e diffuso, per il welfare, la sanità, l’educazione, il diritto alla casa, l’unione in famiglia a partire dall’amore e non dal genere».

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Le conclusioni di Beppe Sala

«Questo spazio – ha concluso il primo cittadino – non può essere solo nazionale, questa dimensione è insufficiente di fronte a queste enormi sfide, si tratta di questioni continentali che addirittura riguardano l’intero pianeta. Sono le sfide della nostra contemporaneità, di quella storia europea che è sempre contemporanea. È il presente e il futuro del 25 aprile».

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