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24. 04. 2024 23:35

Cannabis legale: Sala dice sì, vi da fastidio?

L’attuale legge non sanziona chi la fuma ma solo chi la vende illegamente: una legge ipocrita?

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Cannabis legale, il sindaco di Milano, Beppe Sala, si dichiara favorevole. Una presa di posizione forte, netta e decisa, da parte di un primo cittadino di una città estremamente importante a livello europeo e centrale a livello italiano. Non è da tutti i giorni avere un esponente politico che si esprime a così chiare lettere su temi così delicati, c’è da chiedersi quanto questo dia fastidio o meno ai cittadini milanesi.

Cannabis legale, Beppe Sala dice sì

Non ci interessa prendere posizione o meno sull’argomento cannabis legale. Non è nostro compito e non lo sarà nemmeno in questo articolo. Di certo c’è da discutere su quale potrà essere l’effetto, positivo o negativo, che questo potrà avere sull’elettorato attivo. Perché se è vero che molti milanesi non sono andati a votare l’anno scorso, quando sono stati chiamati alla scelta per il nuovo Sindaco, è altrettanto vero che in tanti hanno optato per la riconferma di Beppe Sala, a riprova di come il suo lavoro sia stato buono (certo, c’è chi legge la sua riconferma anche come una mancanza di alternative, ma tante’è…). Ora questa netta presa di posizione, arrivata all’indomani del gesto provocatorio del consigliere comunale del Partito Democratico, Daniele Nahum, che si era fatto riprendere e fotografare intento a fumare uno spinello proprio davanti a Palazzo Marino, promuovendo insieme ai Radicali l’appello al sindaco per organizzare, a Milano, gli stati generali della cannabis.

sala infiltrazioni mafiose a milano

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Le frasi di Beppe Sala sulla cannabis legale 

«Mi sono espresso più volte a favore della liberalizzazione – le sue parole a margine del convegno sul turismo Lgbtq+ al teatro Elfo Puccini – spero che questi stati generali servano anche ad allargare la riflessione sulle altre droghe dato che, nelle grandi città, e anche a Milano, c’è grande consumo». Ecco il tema, il grande consumo: smisurato e non controllato. Un tema ricorrente, quello dell’abuso, che ci circonda da sempre. Si parla di riaperture delle case chiuse, ad esempio, da decenni; ora è il turno della cannabis legale. Insomma, ad ogni momento c’è il suo tema. 

L’ipocrisia di una legge inutile

Ma come stanno realmente le cose? Posso fumare uno spinello? Sentendo quanto dichiarato giorni fa da Daniele Nahum, sembra proprio di sì: «Il mio gesto – aveva detto – è la dimostrazione dell’ipocrisia della legge attuale sulle droghe. Posso fumarmi una canna davanti al comune e nessuno mi può arrestare, ma questa cannabis da chi l’ho presa? Da dove viene? Ogni anno le mafie guadagnano milioni con il traffico di droga solamente perché abbiamo deciso di considerare illegale una sostanza che potremmo tranquillamente comprare in farmacia. Gli effetti della cannabis non sono paragonabili ad altri tipi di sostanze, anzi. Caffè, tabacco e alcolici, che sono considerati legali, hanno effetti molto più dannosi della marijuana. C’è poi il tema della cannabis terapeutica. Perché se me l’ha prescritta un medico, io malato devo fare così fatica a reperirla nelle farmacie?». Altro, giro, altro tema.

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