Il caro energia sta colpendo tutte le grandi città compresa Milano, la quale sta vedendo le spese energetiche raddoppiare negli ultimi mesi. Il sindaco Beppe Sala, dopo aver già discusso in consiglio Comunale la riduzione delle temperature dei riscaldamenti per quanto riguarda gli edifici pubblici, chiede una mano anche ai privati.
Caro energia, le contromosse di Palazzo Marino
Sul tavolo di Palazzo Marino ci sono diverse opzioni per fronteggiare il caro energia tra cui la riduzione dell’illuminazione pubblica e l’anticipo della stagione termica attualmente fissata a metà aprile. Per questo il primo cittadino chiedo anche un aiuto ai commercianti chidendoli di ridurre gli orari e spegnere le insegne dopo la chiusura.
All’orizzonte nuovi provvedimenti restrittivi sul tema sembrano inevitabili. «Se questa guerrà andrà avanti, se la situazione si aggraverà, bisognerà arrivare a delle ordinanze», ha chiosato Sala.
I commercianti non sono d’accordo
Una prospettiva che certamente non piace ai commercianti. «Siamo d’accordo sul fatto che ognuno debba fare la sua parte come dice Sala, ma noi la nostra l’abbiamo già fatta in questi due anni – ha dichiarato a La Repubblica Marco Barbieri, segretario generale dell’Unione del commercio – . Se si spengono le vetrine per risparmiare 76 euro a fronte di un bolletta di 1.800 euro al mese si mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Questi sono provvedimenti simbolo che non servono a risolvere il problema».