Fine dei giochi. Anzi, game over, come direbbero Oltreoceano. Sì perché Gap, la multinazionale americana che vende vestiti e accessori, chiude per sempre il suo store milanese su corso Vittorio Emanuele II, alle spalle del Duomo. Le motivazioni sono soprattutto economiche.
Gap a Milano: storia un brand durato poco più di un decennio
Chiusura fissata per la prima settimana di ottobre per Gap a Milano. Dunque, ancora poco più un mese in cui, come si vede dalle immagini, è già iniziato lo svuota tutto e la liquidazione totale dei capi in magazzino e delle rimanenze. Occasioni per i milanesi, un po’ di nostalgia per chi vedeva un Gap un marchio internazionale capace di attrarre a Milano anche i turisti più ricercati nel settore della moda. A causa della pandemia, però, le condizioni economiche sono cambiate e la decisione di Gap è quella di vendere tutti i suoi store al marchio Ovs, che dunque si allarga e aumenta i proprio punti vendita.
Le parole dell’amministratore delegato di Ovs Stefano Beraldo confermano l’accordo: «Gap è un brand iconico amato e riconosciuto da tutti gli italiani che visitano gli Usa. Nello sviluppo del nostro modello di business, riteniamo che questo accordo contribuisca a creare valore per il nostro gruppo e rappresenti un ulteriore passo nell’evoluzione della strategia di Ovs che diventa sempre più una piattaforma aperta a collaborazioni con altri brand, coerenti con il suo posizionamento e i suoi valori. Utilizzeremo la nostra grande esperienza nel retail e la nostra creatività per accrescere lo sviluppo di Gap a Milano e nel nostro paese, sia sui canali fisici che digitali»