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19. 04. 2024 08:04

Come sarà la Milano del 2030: progetti, cantieri, visioni

Nuovi edifici e mezzi di trasporto, rigenerazione di spazi esistenti e molto altro

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Tra progetti, cantieri, idee, visioni e riqualificazioni di intere aree, ecco come sarà la Milano del 2030. O perlomeno, quello che ad oggi potrebbe rappresentare, fra sette anni, la città guidata dal Sindaco Beppe Sala, fra futuro dei trasporti, nuovi skyline e strutture sportive, grazie queste ultime soprattutto all’arrivo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Come sarà la Milano del 2030, come sta Milano oggi 

I problemi di Milano oggi sono tanti, tra un’insicurezza generale che si può percepire tra le persone e quelli di natura atmosferica. L’inquinamento decresce troppo lentamente e mette a rischio la salute dei cittadini, causa la pessima qualità dell’aria. A questo si aggiunga anche il fatto che il limite imposto dalla nuova normativa 2030 Europea, dovrebbe condurre Milano a ridurre le sue emissioni di NO2 del 74% nei prossimi sette anni. E poi il consumo di suolo, con Milano che si avvicina ai 50.000 ettari con un pauroso +75% rispetto al 2020. Ma la città investe molto nel verde, con il progetto di riforestazione urbana Forestami, progetti di piantagione a Boscoincittà, Porto di Mare, Parco Forlanini e così via.

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Come sarà la Milano del 2030, il progetto Mind 

Per capire come sarà la Milano del 2030, partiamo dal progetto Mind. Un parco tematico scientifico, realizzato nell’ex area di Expo 2015. Qui saranno concentrati le attività dell’Ospedale Galeazzi, struttura già inaugurata, il polo di ricerca per le Scienze della vita Human Technopole (ci sarà un nuovo edificio accanto a Palazzo Italia) e il Campus dell’Università Statale con i primi studenti previsti nell’anno accademico 2024/2025. Iniziati i lavori anche nell’area West Gate che prevede uffici, residenze e un Mobility Hub.

mind village

Piazzale Loreto, come sarà la Milano del 2030 

Un altro nodo estremamente importante per capire come sarà la Milano del 2030 è quello che vede la riqualificazione di Piazzale Loreto. Protagonista l’azienda Nhood, che ha l’obiettivo di trasformare entro il 2026 lo snodo cittadino in uno spazio verde, in parte pedonale e soprattutto ecosostenibile, che collegherà NoLo con corso Buenos Aires/viale Monza/viale Padova.

Come sarà la Milano del 2030, l’ex Macello di viale Molise 

C’è il progetto di riqualificazione, con data di inaugurazione prevista per il 2026, per far tornare a nuova vita anche l’ex Macello di viale Molise. Qui si svilupperà il progetto Aria: un “quartiere low cost” per 1.200 residenti con canoni a partire da 500 euro; ma sarà presente anche il nuovo campus dello IED, l’istituto europeo di Design, un polo museale scientifico, un parco e servizi per residenti. 

via molise ex macello

La Goccia alla Bovisa, il grande Masterplan che spiega come sarà la Milano del 2030

Nel quartiere periferico di Bovisa, poi, c’è il grande Masterplan Bovisa-Gocciaun’opera di riqualificazione che porta la firma di un grande architetto di fama mondiale come Renzo Piano e che prevede la nascita, entro il 2026, di un grande parco scientifico-tecnologico, affiancato da oltre quarantamila metri quadrati di verde e mille alberi con il recupero dei due gasometri presenti. Questo spazio diventerà un hub per le innovazioni legate all’ambito Smart City e, ovviamente, vedrà impegnato il Politecnico di Milano in prima persona. Ci saranno anche una Fabbrica dello sport, residenze universitarie, un edificio sperimentale a zero emissioni per il dipartimento di Energia e tre edifici per aule universitarie.

area bovisa-goccia

Come sarà la Milano del 2030, in Bovisa spazio a MoLeCola 

Sempre in Bovisa sorgerà MoLeCoLaUn vero e proprio distretto tecnologico, innovativo e sostenibile (MoLeCoLa è l’agronomico di Mobility, Learning, Community e Lab) che poggerà su tre idee: abitare, produrre e interagire. Anche qui spazio a residenze per studenti, attività commerciali e coworking.

Sei Milano, un altro tassello di come sarà la Milano del 2030 

Sei Milano è un ulteriore progetto di rigenerazione urbana. Qui ad essere presa in considerazione è un’area di oltre trecentomila metri quadrati vicino alla metropolitana di Bisceglie e vede in capo al lavoro l’architetto Marco Cucinella. Un quartiere, che dovrebbe vedere la luce definitiva entro il 2025, che vivrà con edifici residenziali che saranno al fianco di uffici, spazi commerciali e residenze. 

seimilano municipio 6 di milano

Come sarà la Milano del 2030, Symbiosis 

Nella zona a sud di Porta Romana c’è Symbiosisnuovo spazio che dovrebbe sorgere entro il 2025. Qui sorgeranno edifici residenziali, orti, serre stagionali, parco con specchi d’acqua, un Teatro Verde ma anche la nuova sede di Moncler e la nuova sede di Snam.

coronavirus a milano
Moncler a Milano, la nuova sede nel business District Symbiosis
La Magnifica Fabbrica, come sarà la Milano del 2030 

Nell’ex area Innocenti nascerà la “Magnifica Fabbrica” del Teatro alla Scala, lì dove prenderanno forma i laboratori che oggi sono ospitati nell’edificio in via Tortona che fu della Ansaldo. Un’unica costruzione, in acciaio e legno, con sale prove, sartorie, depositi e molto altro. Qui i tempi di realizzazione saranno più lunghi: si comincerà nel 2024 e non si finirà prima del 2028.

Il Museo del 900 raddoppia, ecco come sarà la Milano del 2030 

Chiedendosi come sarà la Milano del 2030 non si può non mettere in nota la riqualificazione del palazzo gemello dell’Arengario,  oggi occupato da uffici del Comune di Milano. Qui ci sarà un ampliamento del Museo del Novecento. Un percorso espositivo dagli anni Ottanta ai giorni nostri. 

Galleria del Futurismo

BEIC, c’è spazio anche per la Biblioteca Europea nel chiedersi come sarà la Milano del 2030 

Come sarà la Milano del 2030? Sicuramente con la Biblioteca Europea. Un investimento imponente, grazie soprattutto al PNRR, che si concluderà entro il 2026 e vedrà la nascita di un forum, un auditorium e una piazza verde pubblica. 

biblioteca europea di milano progetti a milano

Il Bosco della Musica, come sarà la Milano del 2030 

In zona Rogoredo, sorgerà il Bosco della Musica, conosciuto anche come Campus della Musica. Qui sorgerà un campus per circa mille studenti e ospiterà il dipartimento dei nuovi linguaggi: elettronica, musica applicata, jazz, rock, pop e così via. E poi un auditorium per concerti, bar, ristorante, aule, sale prova e molto altro. L’inaugurazione è prevista per il 2026. 

Il Museo Nazionale della Resistenza

A Milano sorgerà anche il nuovo Museo Nazionale della Resistenza ai Bastioni di Porta Volta, tra via Montello e via Volta. Qui verranno esposte fotografie e documenti per raccontare la liberazione e la resistenza. Entro la fine del 2023 è previsto l’avvio dei lavori la cui durata sarà di circa due anni. 

La torre Faro

In zona Scalo di Porta Romana nascerà la Torre Faro, nuova sede di A2A. Una torre di 28 piani, progettata dallo studio Antonio Citterio – Patricia Viel, a forma tubolare, con due aree panoramiche. Inaugurazione prevista per il 2026, con il graduale ingresso dei 1.500 dipendenti dislocati oggi nelle varie sedi. 

Gioia 20 est e Gioia 20 ovest

In via Melchiorre Gioia, all’altezza del numero civico 22, sorgeranno Gioia 20 Est e Gioia 20 Ovest. Due torri, rispettivamente di novantotto e sessantaquattro metri di altezza, che diverranno la nuova sede di KPMG. Una lavorazione che rientra nel progetto di Porta Nuova Garibaldi Varesine. Consegna tra fine 2025 e inizio 2026. 

Come sarà la Milano del 2030, Regione Lombardia a Palazzo Sistema

Palazzo Sistema sarà una nuove torre della Regione Lombardia di 26 piani con un’altezza di quasi 100 metri. Sarà costruita a Isola, tra via Pola, via Rosellini, via Taramelli e via Abbadesse. 

Citywave

Citywave sarà il quarto grattacelo orizzontale di Citylife. Un progetto ideato da Bjarke Ingels Group (BIG) e che sarà composto da due edifici autonomi collegati da un portico sospeso lungo 140 metri. Consegna prevista entro il 2025. 

Come sarà la Milano del 2030, la città dei 15 minuti 

Come sarà la Milano del 2030? L’obiettivo è quello di divenire una città dei quindici minuti, vale a dire che qualsiasi persona, percorrendo a piedi quindici minuti, avrà a disposizione un collegamento urbano dei mezzi pubblici e tutti i generi di sostentamento, da farmacie a supermercati e così via. Ma la Milano del 2030 sarà anche la città che andrà a 30 km/h.

Come sarà la Milano del 2030? I progetti per i sette scali ferroviari 

Chiedendosi come sarà la Milano del 2030 dobbiamo anche porci un’altra domanda: quale sarà il futuro dei sette scali ferroviari, oggi inutilizzati, presenti in città? Lo Scalo di Porta Romana è il primo che verrà completato: ospiterà il Villaggio Olimpico in occasione delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, che sorgerà tra via Lorenzini e via Ripamonti, e dovrà obbligatoriamente essere consegnato entro il 2025. Poi, tra il 2026 e il 2027, lo sviluppo completo con il parco, uffici, residenze e la successiva riconversione del Villaggio Olimpico in altre residenze. Lo Scalo Farini verrà recuperato nei prossimi anni. Qui sorgeranno un parco, aree verdi, residenziale, commerciale e uffici e il campus dell’Accademia di Brera. L’ex scalo Greco-Breda diventerà il primo quartiere di housing sociale totalmente green d’Italia, con parte degli appartamenti destinati all’affitto, frutto del disegno messo su carta per il progetto “Innesto” realizzato da Redo e Barreca & La Varra. Presso lo scalo Lambrate verrà realizzato il progetto “Lambrate Streaming”maxi-parco pubblico, un nuovo quartiere, 307 nuove abitazioni e tre piazze-giardino collegate tra loro. Lo Scalo Rogoredo vedrà la demolizione dell’ex scalo e la nascita di un quartiere residenziale per oltre 1000 abitanti, sviluppato da Redo Sgr. Ancora nessun bando di gara, invece, per lo Scalo Porta Genova e lo Scalo San Cristoforo. Gli scali sono ancora di proprietà di Ferrovie dello Stato. 

Come sarà la Milano del 2030, il nuovo sistema di trasporto urbano tra metropolitana, tram e circle line 

Come sarà la Milano del 2030? Sicuramente avrà un nuovo sistema di trasporto urbano, tra metropolitana, tram e circle line. Nel dettaglio il Comune di Milano, che oggi gestisce un sistema di metropolitana composto da 113 stazioni e 96,8 chilometri (il più esteso d’Italia), vuole allungare le sue linee esistenti. La metropolitana rossa, la M1, arriverà da una parte fino a Monza Bettola, dall’altra andrà oltre Bisceglie per coprire anche il Quartiere Olmi con altre tre fermate, tra le quali anche quella di Baggio. La Metropolitana verde, la M2, prolungherà da Cologno Nord per raggiungere Vimercate. La metropolitana gialla, la M3, prolungherà da San Donato Milanese a Asta Paullese. L’ultima arrivata, la Metropolitana Blu, la M4, non è ancora stata completamente aperta nella sua interezza. Ultimata, collegherà l’aeroporto di Linate con la stazione di San Cristoforo, passando per il centro storico e San Babila. Infine la Metropolitana Lilla, la M5, vedrà nascere altre dodici fermate dopo la stazione di Bignami. La linea attraverserà i comuni di Milano, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e Monza. Le fermate saranno: Testi Gorky, Bassini, Rondinella Crocetta, Matteotti, Monza Bettola, Campania, Marsala, Monza Fs, Monza Centro Trento Trieste, Villa Reale, Ospedale San Gerardo, Polo Istituzionale. Dall’altro lato possibili altre quattro fermate (ma ad oggi sono ancora dei progetti): Sant’Elena, Quarto Cagnino, Quinto Romano e il capolinea al deposito di Settimo Milanese. 

Come sarà la Milano del 2030, le nuove linee dei tram 

Novità anche sulle linee dei tram. La nuova Metrotranvia Ospedale Niguarda-Cascina Gobba M2 intersecherà le stazioni della metro M5 Bicocca, M1 Precotto, M2 Cascina Gobba, mentre la Metrotranvia Milano-Desio-Seregno attraverserà sei comuni dopo Milano (Paderno Dugnano, Calderara, Seregno, Cusano, Desio e Nova Milanese). All’orizzonte anche l’arrivo della Tramvia Milano-Limbiate e della Metrotranvia Rogoredo M3-Repetti M4.

Come sarà la Milano del 2030: la Circle Line 

La Circle Line sarà una metropolitana di superficie a cerchio, che andrà ad intersecare tutti gli scali ferroviari della città dismessi. Otto stazioni (San Cristoforo, Romolo-Porta Genova, Forlanini, Lambrate, Certosa, Rho Fiera, Tibaldi e Porta Romana) e quattro possibili nuove fermate per intersecare le metropolitane (Istria, DerganoStephenson per la M4 e la novità MIND-Cascina Merlata per la M2). Inoltre, nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile sono state previste nel medio-lungo periodo anche le fermate Canottieri, Toscana, Puglie, Zama, Ortica, Padova e Bovisasca, anche se ad oggi non c’è nulla di concreto. 

Come sarà la Milano del 2030: le nuove strutture sportive in arrivo con le Olimpiadi invernali del 2026

Come sarà la Milano del 2030? Con nuove strutture sportive in arrivo con le Olimpiadi invernali del 2026. Già detto del Villaggio Olimpico, nella zona di Santa Giulia sorgerà il PalaItalia, arena che ospiterà le gare di hockey maschile. Il progetto dello studio di architettura Onirism Studio di David Chipperfield prevede la nascita di un palazzetto di 10.000 mq di superficie e 16.000 posti. Verrà ampliato e riqualificato il Mediolanum Forum di Assago e dovrebbe vedere nuova vita anche il Palasharp in zona Lampugnano, ormai in stato di abbandono da anni: diventerà la Milano Arena Hockey, con capienza di 8.200 posti. 

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