La crisi del mondo del fitness, con le palestre ancora costrette alla chiusura almeno fino al 15 gennaio, si riflette anche sui tanti annunci di vendita di attrezzature presenti sui vari marketplace e siti di annunci.
Crisi nera. Per molti gestori, in particolare delle piccole palestre che non riescono più a sobbarcarsi i costi fissi, come gli affitti dei locali, la vendita delle attrezzature resta l’unica soluzione per ottenere liquidità, e nei peggiori di casi, come extrema ratio, prima della chiusura definitiva dell’attività.
«Un’associazione sportiva che non ha margini né scopi di lucro non può sopravvivere per tanti mesi sobbarcandosi solo costi fissi – racconta Irene Gargiulo, vicepresidente dell’associazione sportiva “Equilibrio in movimento” in via Gaggia -. L’affitto è 2mila euro al mese, più spese condominiali e bollette. Purtroppo il Governo non ha fatto una distinzione fra attività, penalizzando tutti, anche noi che col pilates lavoravamo con gli stessi piccoli gruppi, rispettando il distanziamento».