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05. 10. 2024 01:49

Crisi dello sharing a Milano: cala il noleggio di auto, crollano quello di motorini e monopattini

A giugno il car sharing è diminuito del 6%, stabile l'Area B

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La condivisione dei mezzi di trasporto, il famoso sharing a Milano ma non solo, che un tempo sembrava il futuro della mobilità urbana, sta attraversando una crisi significativa. Secondo l’ultimo report dell’Amat (Agenzia della Mobilità, dell’Ambiente e del Territorio), pubblicato a luglio 2024, l’uso dei servizi di sharing nella città meneghina è in netto calo.

La diminuzione del car sharing a Milano

A giugno 2024, l’uso delle auto in sharing ha registrato una diminuzione del 6,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo dato, seppur negativo, è meno drammatico rispetto ai crolli a doppia cifra registrati nei mesi precedenti, con un -19,7% ad aprile e un -23,3% a maggio. Attualmente, sono disponibili 3.430 auto gestite da quattro principali operatori: Enjoy, ShareNow, E+Share e Zity.

L’assessorato alla Mobilità ha spiegato che, nonostante il numero di accessi sia diminuito, la durata dei noleggi è aumentata. Questo cambiamento nelle abitudini degli utenti potrebbe indicare una diversa modalità di utilizzo delle auto in sharing, con meno viaggi brevi e più noleggi di lunga durata.

Il calo degli scooter e dei monopattini

Anche il noleggio degli scooter è in diminuzione, con un calo del 17,2% a giugno 2024. Il Comune ipotizza che il cattivo tempo possa aver scoraggiato l’uso degli scooter in questo mese, ma saranno necessari ulteriori report per confermare se si tratta di un trend discendente o di una fluttuazione temporanea. Attualmente, la flotta di eCooltra conta 1.700 scooter.

Il dato più allarmante riguarda i monopattini, che hanno registrato un crollo del 57,6%. Tuttavia, questa percentuale deve essere contestualizzata: nel 2023, tre operatori offrivano servizi di monopattino, mentre a giugno 2024 solo Dott è rimasto operativo con 2.000 monopattini rispetto ai 6.000 disponibili l’anno scorso.

La crescita del bike sharing

In controtendenza rispetto agli altri mezzi di sharing, l’uso delle bici in condivisione è aumentato del 2,6%. L’offerta attuale comprende 5.430 biciclette di Bike MI e 8.000 biciclette in free floating fornite da Bolt, Dott, Ridemovi e Lime. Questa crescita può essere attribuita alla crescente popolarità della “mobilità dolce” e alla maggiore consapevolezza ambientale tra i cittadini.

Incremento dell’uso dei mezzi pubblici e dei parcheggi scambiatori

Parallelamente al calo dei servizi di sharing, Milano ha registrato un aumento del 2,8% dei viaggiatori sui mezzi pubblici e del 6,6% degli accessi ai parcheggi scambiatori. Questi dati suggeriscono che molti cittadini stiano optando per il trasporto pubblico come alternativa più affidabile ed economica rispetto ai servizi di sharing.

Riduzione degli accessi di auto inquinanti

Dall’analisi dell’Amat emerge anche una diminuzione degli accessi di auto inquinanti nel centro di Milano. In particolare, a giugno 2024, l’Area C ha visto una riduzione del 3,4% degli accessi, mentre l’Area B, la ZTL che copre la maggior parte della città, è rimasta sostanzialmente stabile con una diminuzione dello 0,3%.

Le cause della crisi del car sharing

Le cause del declino del car sharing a Milano sono molteplici. Oltre al cambiamento delle abitudini di utilizzo, il caro carburante, l’incertezza economica e la crescente efficienza del trasporto pubblico potrebbero aver influenzato la decisione dei cittadini di rinunciare al noleggio delle auto in sharing.

L’impatto della crisi sui cittadini e sulle imprese

La crisi del car sharing non impatta solo gli utenti, ma anche le aziende che gestiscono questi servizi. Meno noleggi significano meno entrate e, di conseguenza, una possibile riduzione degli investimenti in nuove flotte e tecnologie. Per i cittadini, la diminuzione delle opzioni di mobilità può rappresentare un problema, soprattutto per chi non possiede un’auto propria e fa affidamento sui servizi di sharing per gli spostamenti quotidiani.

Soluzioni per il futuro

Per invertire la tendenza negativa, potrebbero essere necessarie diverse strategie. Incentivi economici per gli utenti, miglioramento delle infrastrutture di sharing, e campagne di sensibilizzazione sull’uso sostenibile dei mezzi di trasporto potrebbero contribuire a rivitalizzare il settore. Inoltre, l’integrazione dei servizi di sharing con il trasporto pubblico potrebbe offrire soluzioni di mobilità più flessibili ed efficienti.

La crisi dello sharing a Milano evidenzia la necessità di un ripensamento delle politiche di mobilità urbana. Mentre il car sharing e altri servizi di condivisione hanno il potenziale per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita, devono essere supportati da un’infrastruttura adeguata e da politiche efficaci.

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