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28. 03. 2024 09:24

Doppio binario per Trenitalia, tra Alta Velocità e criticità regionali

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È il consueto biglietto da visita scintillante quello proposto da Trenitalia con il nuovo orario invernale in vigore da domenica: 6 nuove Frecce, 55 nuove fermate dell’Alta Velocità, il servizio Freccialink che sbarca anche ad Aosta e i collegamenti con Matera, capitale europea per la cultura 2019.

L’ALTA VELOCITÀ… • Tra le novità, la metropolitana d’Italia, la Roma-Milano, si arricchisce di tre nuovi Frecciarossa, che fanno salire l’offerta a 104 corse al giorno, con un treno ogni quarto d’ora nelle ore di punta e operatività dalle 5.00 a mezzanotte. Due nuovi collegamenti per un totale di 48 Frecciarossa anche sulla Milano-Venezia, con il debutto della corsa delle 6.15 che arriva in laguna alle 8.40. Crescono, poi, le fermate dell’AV da Nord a Sud (quattro in più a Rogoredo).

Due nuovi collegamenti veloci tra Torino, Milano e le località della direttrice Adriatica fino a Bari e – novità Frecciarossa – Lecce portano a 24 il numero complessivo di Frecce in servizio sulla rotta. Ancora: novità digitali (tra cui l’opzione di pagamento Amazon Pay) e la soluzione integrata treno-scooter, grazie all’accordo con Zig Zag, con cui si può proseguire il viaggio in città su due ruote (oltre 250 motorette tra Roma e Milano, 500 nel 2019).

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… E LA BASSA • Soluzioni “integrate” anche a livello locale, solo che qui non è una possibilità, ma, spesso, un obbligo: domenica entra, infatti, in vigore anche il nuovo orario del servizio ferroviario regionale e con sé, in virtù del Piano straordinario di Trenord, porta un taglio di 350 corse poco frequentate nelle ore di morbida. Alcune corse saranno cancellate, altre (139 su 11 tratte) rimarranno ma il servizio si farà con bus sostitutivi, per altre ancora verrà modificata la frequenza.

L’obiettivo è migliorare la regolarità e l’affidabilità del servizio, limitando le soppressioni in attesa dei nuovi treni, ma i pendolari, alle prese con quotidiane odissee per andare e tornare al lavoro, non ci stanno e con una petizione online chiedono all’azienda di fare marcia indietro: «Con un servizio già sottodimensionato e livelli d’inquinamento tra i più alti d’Europa, il trasporto su ferro andrebbe incrementato e migliorato, non ridotto» denunciano.

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