Economia in ginocchio. La “gelata”, come si può definire in questi casi, riguarda tutti. Il coronavirus passerà alla storia di Milano come il più grande uragano capace di mettere in ginocchio l’economia della città più vivace del Paese. Ma oggi tutte le attività cominciano a fare la conta dei danni.
Economia in ginocchio, dagli alberghi ai bar
Hotel. Secondo gli albergatori milanesi, le cancellazioni delle prenotazioni variano dal 15 al 30 per cento. Non solo. Vengono disdettate anche sale per riunioni e convegni, dato che la maggior parte delle aziende hanno cancellato le trasferte dei propri dipendenti. Per quanto riguarda marzo, c’è già un 5% di cancellazioni. Di sicuro, Federalberghi porterà all’attenzione del Governo la necessità di sostegno alle imprese colpite.
Bar. Non va certo meglio per i bar, colpiti dall’ordinanza che impone la chiusura anticipata alle 18.00, il che – secondo Confcommercio – incide «per circa il 15% sull’attività economica delle imprese». «Il calo – spiega il segretario di Confcommercio Milano, Marco Barbieri – è in corso da un mese a questa parte. Ogni anno vengono in Italia 400mila turisti cinesi, si fermano in media per due giorni e mezzo e hanno una capacità di
spesa giornaliera di 1.200 euro».
Economia in ginocchio, crollo anche per i tassisti
Anche i tassisti soffrono. «Se parliamo cinicamente solo di dati la settimana appena trascorsa, quella della moda, tra le più impegnative lavorativamente parlando, ha visto una riduzione significativa delle corse di un 30% almeno ad essere ottimisti – spiega Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu -. L’aggravarsi della situazione generale legata al coronavirus ha ovviamente comportato il transito di meno persone, tra turisti e cittadini. Capiamo il momento molto delicato e queste considerazioni le faccio solo per dare un piccolo spaccato di quella che è la situazione vista dal lato operatori Taxi ma che si riflette anche in altre attività della città».