Sembra un paesaggio della Brianza, ma in realtà fa parte ancora della città di Milano: è la Cascina Biblioteca che sorge proprio alle spalle del Lambro. Di giorno un luogo speciale per la riabilitazione e l’accoglienza delle persone con fragilità, mentre di sera si apre alla città con aperitivi e spettacoli.
La biblioteca. Di fianco a quella che un tempo era un’aia sorge oggi un vagone ferroviario degli anni Venti completamente restaurato: un vagone blu trasformato in un piccolo bar dove fare apertivo. «È un piccolo bar, aperto dal tardo pomeriggio fino all’imbrunire, con una carta ristretta», racconta con modestia la coordinatrice Chiara Basso.
Per quanto possa esser ristretta la carta, non pecca soprattutto di eccellenza. I prodotti sono freschissimi e a “Km 0”: vengono tutti dall’orto sociale antistante dove durante il giorno gli educatori svolgono le attività con bambini e adulti affetti da disabilità. E per chi volesse anche cenare? Non c’è problema: a due passi dal vagone sorge anche la Trattoria Solidale.
«La pausa forzata del Covid ci ha suggerito un salto di qualità – racconta lo chef Luca Rosati – eravamo il classico agriturismo frequentato da famiglie e gruppi di amici, ora siamo passati a un menu alla carta, più ricercato».
Oltre alle prelibatezze del menù si potrà ovviamente godere anche della vista. I tavoli sono disposti in un ridente prato verde che si apre su tutta la Cascina Biblioteca. «Il ristorante è un progetto di Consorzio Sir ed è collegato al centro di formazione professionale Casoria, interno alla corte, dove si insegna la cucina e la preparazione degli alimenti», svela ancora lo chef, che ricopre anche il ruolo di docente.
L’estate in Cascina però non si limiterà al buon cibo: il «bar su rotaia» propone anche tanto intrattenimento con un programma di serate di stand up comedy.
