Fake news sul coronavirus. Messaggi audio su Whatsapp. Spesso di sedicenti esperti, amici di medici, virologi. Link su Facebook provenienti da siti senza alcuna autorizzazione giornalistica. E chi ne ha, più ne metta. Il coronavirus fa esplodere anche le fake news legate all’epidemia.
Fake news sul coronavirus, gli appelli al buon senso
È la presidente del Comitato regionale per la Comunicazione lombardo (Corecom) Marianna Sala, ad appellarsi al buon senso e denunciare il bombardamento incontrollato di informazioni contraddittorie.
Amplificazione. «Si va dai suggerimenti sulle misure preventive – dice Sala – sino a quelli sulle prime cure, dalla svalutazione degli effetti del virus alla loro amplificazione in grado di creare l’effetto panico e indurre le persone a svuotare gli scaffali dei supermercati. Si tratta di vere e proprie fake news, estremamente insidiose in quanto verosimili e capaci di seminare confusione tra i cittadini».
Fake news sul coronavirus, le regole per evitarne la diffusione
Per evitare la diffusione di questo contagio informativo, il Corecom invita ad attenersi ad alcune regole: prima di condividere, verifica; controlla l’URL, ossia l’indirizzo della pagina: spesso capita che siti di fake news utilizzino come escamotage l’avvalersi di url simili a quelli conosciuti dagli utenti; controlla l’autore e la fonte.
«Per evitare di trasformare l’allarme sanitario in allarmismo incontrollato – conclude la presidente Sala – è quindi importante non lasciarsi contagiare da questa epidemia cognitiva, ma, consapevoli che l’epidemia biologica è efficacemente monitorata, affidarsi alle notizie ufficiali fornite dalle nostre istituzioni, primo tra tutti, il sito di Regione Lombardia, costantemente aggiornato sull’evoluzione del virus».