Per la Festa della Donna Milano si risveglia con lo sciopero incrociato di Atm e Trenord. «Chiediamo la tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori – spiegano dal sindacato USB i motivi dello sciopero -. Nell’anno della pandemia sono vertiginosamente aumentati gli infortuni delle donne e si è mostrata la vulnerabilità di un sistema sanitario il cui taglio dei costi è stato perpetrato negli ultimi anni. Chiediamo anche la proroga della moratoria sui licenziamenti, perché oltre il 70% dei posti di lavoro persi nell’ultimo anno erano occupati da donne».
Lo sciopero. I primi ad incrociare le braccia sono stati gli adetti di Trenord che sono entrati in sciopero alle 21 di ieri sera e vi resteranno fino alle 21 dell’8 marzo.
Trenord ha fatto sapere che «saranno in vigore le consuete fasce orarie di garanzia, dalle ore 06:00 alle ore 09:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00». Quindi i treni saranno a rischio dalle 21 del 7 marzo fino alle 6 dell’8 mattina e dalle ore 9 dell’8 marzo fino alle 18, quando partirà la seconda fascia di garanzia.
Questa mattina è toccato invece ai lavoratori Atm. «L’agitazione del personale delle linee di superficie è consentita dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio», ha spiegato l’azienda di Foro Bonaparte in una nota. Mentre l’agitazione del personale delle metropolitane è consentita dalle 18 al termine del servizio.