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19. 04. 2024 11:15

Festival delle Regioni a Palazzo Lombardia: «Questo Stato è da cambiare»

Nel primo Festival delle Regioni e delle province autonome Fontana ha chiesto un decentramento dei poteri. Prudente il premier Meloni, ma per Emiliano le regioni vanno rafforzate

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Il rapporto Stato-Regioni, l’autonomia, gli enti locali. Sono i temi caldi che hanno dominato il primo Festival delle Regioni e delle province autonome che si è svolto nella sede della Regione a Palazzo Lombardia. Presenti molti governatori arrivati dal sud Italia, ministri e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che si è collegata in video da Roma per esprimere la posizione del governo su temi politicamente molto delicati.

Il primo Festival delle Regioni e delle province autonome a Milano

È stato Attilio Fontana a entrare nel cuore del dibattito del primo Festival delle Regioni affermando che «forse è il momento di rivedere l’organizzazione del nostro Stato. Le Regioni devono mantenere il ruolo legislativo, programmatico, accanto a un ruolo dei Comuni e delle Province, che purtroppo con una legge abbastanza discutibile sono state depotenziate ma devono mantenere un ruolo programmatico anche loro nel rapporto più diretto con gli enti locali».

Festival delle Regioni

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Ottimista, nonostante le difficoltà, si è mostrato Roberto Calderoli che ha in mano la riforma dell’autonomia: «Forse è la volta buona che riusciamo a chiarirci su cosa è meglio che faccia lo Stato e cosa le Regioni». Per il ministro sono infondate le paure di chi vede una spaccatura tra nord e sud generata da un nuovo assetto federale: «Ciascuna Regione ha delle potenzialità diverse rispetto alle altre e ritengo sia il caso di offrire la possibilità a tutti di dare un’accelerata. In modo che, quelle 5 o 6 velocità che oggi si registrano nel nostro paese, si avvicinino riallineandosi verso l’alto e non verso il basso, come invece si rischia di fare con il centralismo».

Festival delle Regioni

Festival delle Regioni e delle province autonome, l’intervento della Premier Meloni

Molto atteso l’intervento di Giorgia Meloni che si è mostrata prudente: «Prima di fughe in avanti penso che occorra un confronto su competenze e funzioni chiaro, da fare insieme e senza pregiudizi». Parole apprezzate da Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia: «Il presidente del Consiglio – ha affermato – ha rassicurato tutte le Regioni sul percorso che stiamo compiendo per dare maggiore efficienza alla pubblica amministrazione». Da parte sua, però, c’è il via libera alla revisione costituzionale: «Si discute se le Regioni debbano avere più poteri. Noi siamo dell’idea che non c’è nulla di male se si decide che tutte le Regioni possano avere più poteri».

Poi il governatore pugliese ha precisato che «la sfida vera che le Regioni, insieme allo Stato, hanno davanti è la burocrazia zero, ovvero abbassare il livello dei controlli per rendere veloci le procedure, ma non fino al punto di rendere facile la vita di chi viola la legge o vuole abusare della propria posizione dominante a svantaggio del territorio e dei diritti».

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