Una trentina di alberi di susine che fanno da “contorno” alla Casa Circondariale. Un frutteto a Monza inaugurato grazie alla donazione della Fondazione SNAM, che a partire da questo fine settimana diventerà un’opportunità di lavoro per i detenuti esperti di economia circolare e cura delle piante.
Un frutteto a Monza per far lavorare i detenuti
L’inaugurazione è avvenuta ieri alla presenza delle autorità cittadine e regionali, presente ovviamente anche la direttrice della Casa Circondariale, Maria Pitaniello, oltre al prefetto di Monza e Brianza, Patrizia Palmisani.
L’iniziativa fa parte di un percorso di accompagnamento sociale a cui partecipa la Regione Lombardia che mira a rafforzare le competenze sociali e professionali dei detenuti per facilitarli nell’inserimento del mercato del lavoro, soprattutto una volta scontata la pena. Dal 2020/2021 i progetti attivati in questo senso sono stati 35 con un esborso di 7 milioni di euro.
«Un progetto lodevole sotto diversi punti di vista: perché – commenta Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia – innanzitutto crea condizioni di recupero e valorizzazione della funzione educativa e riparativa. E poi sensibilizza all’innovazione in agricoltura, attuando uno dei principi della rivoluzione green che prevede rimboschimento e coltivazione in aree urbane e periurbane».