Il percorso che porta a Milano-Cortina 2026 è una maratona con tanti ostacoli, tra i quali forse la ricerca di un nuovo ad al posto di Vincenzo Novari. Mancano quattro anni al traguardo, non tantissimi a fronte degli impegni da onorare. La macchina fatica a mettersi in moto, come dimostrano le ultime dichiarazioni di Giovanni Malagò. «Abbiamo vinto la candidatura nel 2019 perché il 92% delle strutture già esisteva – ha detto il numero uno del Coni a margine dell’ultima Giunta nazionale – Dovremmo già avere gli impianti pronti per i test event, ma siamo fermi.
Novari lascia il ruolo di ad di Milano-Cortina?
Gli enti locali si stanno occupando di determinati interventi per i cittadini, il problema sono i tempi per realizzare queste cose». Difficoltà che hanno colpito anche la Fondazione Milano-Cortina, di cui è amministratore delegato Novari. Ancora per poco: domani a Milano è in programma il Consiglio d’Amministrazione e l’ad dovrebbe passare la mano. Tra i nomi in lizza per la successione ce ne sono due che arrivano dal mondo dello sport: Michele Uva, ex direttore generale della Figc oggi dirigente Uefa, e Alessandro Antonello, CEO dell’Inter per la parte corporate.