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28. 03. 2024 13:13

Giornata internazionale dei migranti 2022: lì, dove Milano è protagonista

Ma Baranzate e Pioltello fanno meglio, tutti i numeri

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Oggi, 18 dicembre, si celebra la giornata internazionale dei migranti 2022. Una giornata per ricordare che anche chi fugge dal suo paese, sia per la povertà, sia per altri motivi come la guerra o le malattie, ha diritto ed è degno di vivere una vita diversa, migliore. La giornata internazionale dei migranti 2022 è stata decisa nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha proclamato il 18 dicembre come il giorno prescelto per sensibilizzare il mondo intero: il 18 dicembre di dieci anni prima la stessa assemblea aveva, infatti, approvato la Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie.

Giornata internazionale dei migranti 2022, un problema lungo 50 anni 

La scintilla si innesca nel 1972 quando un camion che avrebbe dovuto trasportare macchine da cucire ha un incidente sotto il tunnel del Monte Bianco nel quale perdono la vita 28 lavoratori originari del Mali. Nascosti nel camion, viaggiavano da giorni verso la Francia alla ricerca di un lavoro e di migliori condizioni di vita. La notizia della tragedia induce le Nazioni Unite ad occuparsi delle condizioni dei lavoratori migranti.

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Migrants from Tunisia and Lybia are examined as they arrive onboard of an Italian Guardia Costiera (Coast Guard) boat in the Italian Pelagie Island of Lampedusa, while a beach with tourists is seen in the background, on August 1, 2020. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Diritti dei lavoratori migranti, l’Europa restia nel prendere impegni

Nel 1979 l’Assemblea Generale dell’ONU istituisce un gruppo di lavoro con il compito di redigere una apposita Convenzione che possa contemperare le posizioni dei Paesi di provenienza dei flussi migratori e quelle dei Paesi destinatari. La Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie vede la luce il 18 dicembre 1990, appunto, ed entra in vigore nel 2003 al raggiungimento del numero minimo di ratifiche previsto. 

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Giornata internazionale dei migranti 2022, Italia assente ingiustificata 

Ad oggi, purtroppo, la Convenzione annovera solo 47 ratifiche, la quasi totalità delle quali da parte di Paesi di provenienza dei flussi migratori. L’Italia non è tra i Paesi che l’hanno ratificata, così come il resto dei Paesi europei. Nel 2010, in occasione del 20° anniversario dall’adozione della Convenzione, è stata lanciata dalle Nazioni Unite una campagna globale per promuoverne la ratifica.

Persone in difficoltà e vulnerabili 

La Convenzione, dalla quale è nata la giornata internazionale dei migranti 2022, riconosce la specifica situazione di vulnerabilità dei lavoratori migranti e promuove condizioni di lavoro e di vita dignitose e legittime. Fornisce, inoltre, una guida per l’elaborazione di politiche nazionali in materia di migrazione basate sul rispetto dei diritti umani e propone una serie di disposizioni per combattere gli abusi e lo sfruttamento dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie nel corso del processo migratorio. L’UNICEF Italia, impegnato da tempo sui diritti dei migranti e sull’affermazione del principio di non discriminazione, celebra la ricorrenza odierna unendosi a quanti intendono mantenere accesi i riflettori sulla condizione della popolazione di origine straniera, in particolare quella minorenne, e aderendo alla Giornata di azione globale per i diritti dei migranti, dei rifugiati e degli sfollati e per la lotta al razzismo promossa dal Forum Sociale Mondiale di Dakar del 2011.

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Milano la regina delle città che ospitano i migranti

Tra le Città metropolitane, Milano e Roma sono quelle che accolgono il maggior numero di regolarmente soggiornanti (rispettivamente il 12,3% e il 9,3%). Seguono Torino, Firenze, Napoli e Bologna con percentuali tra il 3,1% ed il 2,2%, mentre nelle altre Città metropolitane si trova meno del 2% dei cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti al 1° gennaio 2020. A Milano si trova anche la più elevata quota di non comunitari tra i residenti (12,4%) e difatti in città, come a Roma, Torino e Firenze, si rileva il maggior numero di nuovi cittadini di origine non comunitaria, mentre Napoli, quinta per numero di regolarmente soggiornanti, si colloca in ottava posizione per acquisizioni di cittadinanza. Roma, Milano e Napoli sono le Città metropolitane che ospitano il maggiore numero di imprese a guida non comunitaria (rispettivamente 54.496, 50.959 e 23.915), mentre Firenze, Milano e Genova sono quelle in cui si registra la maggiore incidenza imprese extra UE sul totale delle imprese (rispettivamente 13,8%, 13,5% e 12,5%).

Migranti, Baranzate e Pioltello peggio di Milano

Il comune di Milano registra il 16,2% di residenti proveniente da paesi extra UE, un’incidenza inferiore solamente a Baranzate e Pioltello, che fanno registrare rispettivamente il 30,6% e il 20,6%; seguono Cinisello Balsamo (14,7%) e Sesto San Giovanni (14,5%), mentre Cologno Monzese, Corsico, Giuliano Milanese e Turbigo fanno registrare incidenze leggermente inferiori ma comunque rilevanti (rispettivamente 13,8%, 13,3% e 13%). A questi comuni ne seguono poi altri 9 che presentano un’incidenza di residenti non UE compresa tra il 12,5% e il 10%. Tutti questi dati si riferiscono al 31 dicembre 2019.

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