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28. 03. 2024 19:50

Jonathan Bazzi aggredito a Rozzano, neve sintetica e lattine contro lo scrittore e l’amico regista

A raccontare l'accaduto è stato lo stesso Bazzi, su Twitter

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Disavventura a Rozzano per Jonathan Bazzi. Lo scrittore di 37 anni infatti è stato aggredito da un gruppo di ragazzini mentre passeggiava insieme a colui che sarà il regista del film ‘Febbre‘, tratto dal romanzo d’esordio (finalista nel 2000 al Premio Strega) dello stesso Bazzi.

Jonathan Bazzi, l’aggressione

A raccontare l’accaduto è stato lo stesso Bazzi, su Twitter. «Oggi siamo stati a Rozzano con quello che sarà il regista di ‘Febbre’ e, mentre passeggiavamo scattando delle foto, siamo stati aggrediti da un gruppo di ragazzini in monopattino. Da due sono diventati sei, sette, otto: dalla piazza del comune ci hanno inseguito per una ventina di minuti, urlando e lanciandoci palle di neve sintetica (presa dalla pista di pattinaggio), che per fortuna, data la densità, non ci hanno raggiunto, e lattine piene, che invece l’hanno fatto».

Jonathan Bazzi
Jonathan Bazzi

Jonathan Bazzi, il tweet

«Io ho avuto paura, mi sono sentito di nuovo quattordicenne, e non sono riuscito a reagire, conoscendo che posto continua a essere quello in cui sono nato, nonostante chi lo governa – e ahimè spesso anche chi ci vive – si ostini a negare a oltranza. Il mancato rapporto con la verità è la piaga dei posti come Rozzano, l’istanza condivisa dai più è il ripiegamento omertoso. ‘Non è più come una volta’, ‘qui c’è anche tanta gente perbene’, e in un sabato pomeriggio qualunque si finisce rincorsi da piccoli automi addestrati a difendere la piazza dei traffici illeciti dei loro genitori, amici, fratelli».

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Jonathan Bazzi, il precedente

Bazzi era già stato additato insieme al compagno da un quarantenne. «Centro di Todi. Due amici quarantenni con bambino sette-ottenne al seguito – scriveva su Twitter l’autore di ‘Febbre’ – passeggiano per il corso prima di pranzo. Passiamo io e il mio ragazzo, il padre del bambino ferma tutti, sghignazzando con gli occhi esplosi dallo spasso, chiede al figlio e all’amico di girare a guardarci per unirsi anche loro all’incontenibile sollazzo del contemplare due invertiti a passeggio.

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