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14. 09. 2024 22:33

Milano, chiude lo storico Caffè Verdi accanto al Teatro alla Scala

Un simbolo della cultura milanese passa nelle mani di Blackstone

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Chiude definitivamente lo storico Caffè Verdi, situato accanto al celebre Teatro alla Scala di Milano, spazio che ha rappresentato per 45 anni un punto di riferimento per artisti e appassionati di opera. Aperto dalla famiglia Speranzella, il Caffè Verdi è stato un luogo di incontro e di ristoro per artisti di fama mondiale come Luciano Pavarotti, Carla Fracci e Luciana Savignano.

L’acquisizione di Blackstone e l’addio al Caffè Verdi

La chiusura del Caffè Verdi è dovuta alla decisione della società di investimento americana Blackstone di non rinnovare il contratto di affitto alla sua scadenza. Luigi Speranzella, collaboratore familiare del Caffè Verdi, ai microfoni di Alanews ha dichiarato: «Blackstone ha mandato la disdetta senza possibilità di rinnovo. Abbiamo cercato di negoziare il canone d’affitto, ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Hanno detto che avevano altri programmi e interessi».

Impatto sulla comunità artistica

La chiusura del Caffè Verdi ha suscitato profondo dispiacere tra gli artisti e il pubblico che frequentano il Teatro alla Scala. Il maestro Riccardo Muti ha espresso il suo rammarico per la chiusura di un luogo così significativo. Speranzella ha sottolineato come sua madre abbia vissuto questa decisione come una delusione: «Non ce l’aspettavamo, con la proprietà precedente avevamo ottimi rapporti e ci avrebbero rinnovato il contratto».

Le parole di Luigi Speranzella

Luigi Speranzella ha condiviso le sue riflessioni sulla chiusura del Caffè Verdi: «Era la nostra creatura, fatta con amore e passione, cresciuta come un figlio. Ora, con grande rammarico, siamo costretti a svenderlo». Questa dichiarazione riflette l’attaccamento emotivo della famiglia a un luogo che ha rappresentato non solo un’attività commerciale, ma un vero e proprio punto di riferimento culturale.

«L’ingresso degli artisti è sempre stato in via Verdi e quindi tutti passavano da qui, dal nostro bar prosegue Speranzella purtroppo Blackstone, alla scadenza contratto, ha mandato disdetta senza possibilità di rinnovo. Beninteso, ha agito secondo la legge e quelle che sono le sue possibilità, peccato che a loro non interessi quanto abbiamo fatto finora, quello che rappresenta il Caffè Verdi. Una sconfitta ingiustificabile. Non ce l’aspettavamo. Futuro? Oramai non ce la sentiamo più, eravamo legati a questo posto e a questo locale, era la nostra creatura. Infatti stiamo svendendo tutto quello che abbiamo, chiaramente a malincuore».

Caffé Verdi a Milano
Caffé Verdi a Milano

Il futuro del Caffè Verdi

L’incertezza sul futuro del Caffè Verdi lascia un vuoto nel cuore di Milano. La volontà di Blackstone di trasformare lo stabile per inserirvi firme di lusso e rivalutarlo in caso di rivendita è vista come una speculazione che rischia di cancellare un pezzo di storia milanese. La chiusura del Caffè Verdi rappresenta una sconfitta per la cultura e la tradizione della città.

Conclusioni

La chiusura dello storico locale accanto al Teatro alla Scala è un evento che segna la fine di un’era per Milano. La decisione di Blackstone di non rinnovare il contratto d’affitto ha causato grande rammarico tra gli artisti e i frequentatori abituali del caffè. La famiglia Speranzella ha gestito il locale con passione e dedizione, creando un luogo che ha rappresentato un importante punto di riferimento culturale. Il futuro del Caffè Verdi è ora incerto, e la città di Milano perde un pezzo della sua storia.

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