Il mondo dell’editoria è ormai in crisi da anni. La vecchia carta è stata ormai soppiantata dal digitale, ma nonostante tutto c’è ancora qualcuno che tenta di far sopravvivere il mito della carta stampata. Ne è un esempio l’edicola completamente in legno sorta in piazza della Resistenza partigiana a Milano.
Il chiosco. Con l’intento di contribuire all’innovazione del modello del vecchio “chiosco del giornalaio”, lo studio di architettura Rubner Haus, nato a Chienes, in provincia di Bolzano, ha lanciato l’edicola del XXI secolo su progetto di ABC – Architetti Barban Cappellari di Vicenza.
Al centro del progetto c’è la natura e la sostenibilità ambientale: la struttura è infatti realizzata quasi interamente in legno, un materiale scelto per essere poco impattante. È inoltre un materiale igroscopico, in grado di assorbire e rilasciare l’umidità dall’ambiente circostante, rendendo l’abitabilità dell’edicola particolarmente piacevole e salubre.
L’edicola si ispira anche nella sua estetica alla natura: è come un fiore in grado di chiudersi di notte e aprirsi di giorno.
«L’edicola quale luogo senza porte né finestre, che di solito si affaccia su una piazza o un incrocio, è uno degli spazi emblema al centro di scambi e relazioni – spiega Debora Zani, ceo di Rubner Haus -. Pensare a come debba essere l’edicola del XXI secolo ci ha spinto a ragionare su tre concetti chiave: sostenibilità ambientale, sostenibilità dell’abitare e sostenibilità etico-culturale che trovano un comune denominatore nel materiale edile più sostenibile, il legno».