“Milano città medaglia d’oro degli stupri”. Non sono passati inosservati gli striscioni affissi in città a partire già dalla serata di venerdì, firmati “Rete dei patrioti”, una sigla dell’estrema destra. Ma nelle ore successive si è acceso il dibattito, partendo dalla rivendicazione della pagina Facebook “Movimento nazionale – Rete dei patrioti“.
Milano medaglia d’oro degli stupri, rivendicazione
«La Milano del sindaco Sala, l’ormai famigerata Gotham city italiana, ha ottenuto un primato, degno delle “medaglie d’oro” generate dalla guerra civile e dalla violenza partigiana. La medaglia d’oro degli stupri, delle violenze sulle donne, uniti al più alto numero di reati, sono il traguardo che segnano una Milano che “da bere” è diventata “da stuprare. La Rete dei Patrioti invita i cittadini a unirsi per riconquistare Milano e cacciare l’amministrazione più deleteria dell’ultimo ventennio».
Milano medaglia d’oro degli stupri, la risposta
Sempre via social, è arrivata la risposta di Memoria Antifascista: «Continuano le provocazioni dei gruppi neofascisti a Milano. Stanotte la Rete dei Patrioti ha affisso una serie di striscioni con la frase “Milano città medaglia d’oro degli stupri”. Il riferimento è alla medaglia d’oro della Resistenza che la città ha ottenuto con il sangue di tante partigiane e partigiani morti per la libertà durante la Resistenza. Chiediamo ancora una volta lo scioglimento dei gruppi neofascisti e in particolare alle Istituzioni come mai ancora sia presso alla Rete dei Patrioti di avere una sede in via Palmieri in uno stabile Aler. Soffiare sul fuoco del razzismo e della paura non può essere una finalità sociale per avere una sede a prezzi ridicoli di proprietà pubblica».
Milano medaglia d’oro degli stupri, numeri
Milano insicura, Milano alle prese con un’emergenza criminalità che si fa sempre più pressante. D’altronde i numeri non mentono e come certificato da un’indagine del Sole 24 ore, Milano nel 2022 è stata la città con più reati in Italia. Una situazione che non sembra essere migliorata in questi primi mesi del 2023, tanto da sollevare la preoccupazione di Giuseppe Petronzi, questore del capoluogo lombardo, che in occasione del centosettantunesimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, ha parlato anche del problema della sicurezza a Milano.