Sabato pomeriggio alcuni lavoratori dello spettacolo hanno occupato il Piccolo Teatro di Milano. È stato un evento pacifico che si è trasformato in un presidio permanente, il “Parlamento Culturale permanente”, che ogni giorno organizza riunioni ed assemblee.
La situazione. Ieri attori, registi, tecnici, macchinisti, studenti, sarte, scenografi e drammaturghi nella riunione giornaliera hanno proposto di allargare l’iniziativa anche ad altre realtà. Le risposte dagli altri luoghi della cultura milanese non sono tardate ad arrivare.
«Siamo d’accordo che occupiate il teatro Menotti» ha detto il direttore artistico Emilio Russo. D’accordo anche dal Parenti la regista Andrée Ruth Shammah: «Questo spazio non doveva essere vuoto avremmo dovuto rioccuparlo noi per una riflessione sulla riapertura. Ed ora anche noi al Parenti dovremo dare spazio a iniziative come queste con i nostri contenuti».
L’appoggio ai lavoratori dello spettacolo arriva anche dall’asessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno, che ha voluto esprimere la sua vicinanza con un messaggio su Facebook: «Dobbiamo ascoltare le donne e gli uomini che lavorano per teatri e cinema, per biblioteche e librerie, per musei e gallerie, per club e associazioni. Ascoltiamo queste voci, in tutto il mondo: gridano una proposta, non una protesta».
Oggi ci sarà a Roma un incontro con il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e gli assessori comunali per parlare della riapertura dei luoghi della cultura nella speranza che non sia una soluzione stop and go come negli ultimi mesi, ma duratura.