Sono state approvate le linee di indirizzo per l’esecuzione, i prossimi 20 e 21 settembre, degli interventi necessari per lo svolgimento del Referendum popolare confermativo della legge costituzionale recante Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari approvata dal Parlamento.
Il Comune di Milano si prepara al Referendum: i prossimi 20 e 21 settembre si va alle urne
Il costo stimato per l’organizzazione da parte dell’Amministrazione comunale è di 3,5 milioni di euro: 570mila a carico del Comune di Milano e la restate cifra a rimborso dello Stato. Insieme ai seggi (normali e speciali) fanno parte dell’organizzazione i servizi informatici, scrutatori e straordinari del personale amministrativo.
Costi. Nella spesa di tre milioni e mezzo rientrano 700mila euro che serviranno a coprire gli emolumenti dei 1.248 presidenti di seggio, dei 1.248 segretari e dei 3.771 scrutatori; circa 2 milioni di euro per le prestazioni straordinarie del personale delle direzioni e delle aree comunali interessate alla preparazione di tutte le attività connesse al referendum: Area servizi al Cittadino, Polizia locale, Area Sistemi informativi e Agenda digitale. Inoltre, per l’attività di facchinaggio si prevede una spesa presunta di circa 390mila euro, mentre 90mila euro saranno impiegati per il noleggio di autovetture e navette, servizi straordinari e urgenti di pulizia delle sedi scolastiche e uffici comunali, acquisto di tende per le cabine elettorali e di qualsiasi altro materiale aggiuntivo necessario.