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20. 04. 2024 03:58

Milano, il lusso perduto nel deserto di via Spiga

Nella via del Quadrilatero il lockdown sembra non esser mai finito: la situazione

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Quello che si prospetta davanti ai milanesi intenti a passeggiare per via della Spiga è un paesaggio quasi spettrale. Qui il lockdown sembra non esser mai finito, nonostante sia una delle strade che fanno parte del Quadrilatero milanese. Tuttavia il lusso che la contraddistingueva sembra ormai esser rimasto nascosto dietro le saracinesche abbassate.

Passeggiando tra vetrine senza più luci

Circa un quarto degli spazi commerciali è al momento sfitto, alla ricerca di una nuova identità. La crisi parte da prima del coronavirus, ma ora la pandemia sembra aver spento definitivamente la luce.

Lo si nota passeggiando tra le vetrine silenziose, come quelle della Porsche, ricoperte da carta nera, come se volessero raccontare un lutto. Tra le insegne spente fanno la propria comparsa numerosi cartelli “Affittasi” come se fossero un’estrema richiesta d’aiuto.

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negozi chiusi via della spiga milano

Nei dintorni la situazione non migliora, anzi forse è anche peggio. Nell’adiacente via Borgospesso il clima è spettrale, almeno fino alla piazzetta di largo Lino Montagna. Su una ventina di vetrine, solo un parrucchiere è aperto. Le altre, spoglie. C’erano le scarpe di Greymer, il lusso per bambini di Mimisol, Montegrappa con le sue penne storiche non ha mai rialzato le saracinesche dopo i mesi di confinamento. Versace da tempo ha lasciato i suoi spazi in Borgospesso, oggi ci sono cartelloni rossi per attrarre uffici.

I locali iniziano a svalutarsi e crollano gli affitti

La crisi sta influendo anche sugli affitti dei locali commerciali. Secondo alcuni si sono già dimezzati rispetto alla vicina via Montenapoleone, l’unica che sembra ancora saper reagire con forza al Covid.

La speranza però non si è ancora spenta per via della Spiga: l’ex spazio di Dolce e Gabbana, oltre 12.000 metri quadrati di locale, è stato acquistato dal gruppo Hines. L’investimento è stato notevole e ci si augura che possa riportare vitalità nella zona.

«È un momento non facile, bisogna avere pazienza – racconta Giovina Moretti, presidente dell’Associazione “Amici di via della Spiga” – . Ci sono palazzi che sono stati venduti, come l’ex Dolce e Gabbana, comprato idal gruppo Hines con un grosso investimento per farci un club privato dal secondo piano in su e un’area negozi che comprenderà tutta la corte. Al numero 5 apriranno Ralph Lauren e un ristorante che dovrebbero portare gente e lavoro. Anche dove c’era Blumarine è stato venduto palazzo Garzanti, con un progetto di rinnovamento. L’hotel Baglioni si rinnoverà. Ci vorranno un paio d’anni, è una via in cambiamento e ci vuole il suo tempo. Resta sempre via della Spiga».

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