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20. 04. 2024 05:16

«Per cambiare la mobilità a Milano serve una rivoluzione»: la lettera aperta inviata a Sala

A firmare il documento oltre 200 associazioni. Palazzo Marino ora avrà 30 giorni per rispondere e presentare un progetto

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È arrivato il momento di agire e fare qualcosa di importante per cambiare la mobilità a Milano e rendere la città più sicura e a misura di persona. Per farlo però il Comune dovrebbe mettere in atto una «rivoluzione che deve coinvolgere le persone con la massima trasparenza». È questa, in sostanza, la richiesta pratica arrivata sul tavolo del sindaco di Milano Beppe Sala, dopo che 200 associazioni hanno firmato una lettera aperta indirizzata proprio a Palazzo Marino.

Mobilità a Milano: le richieste dei cittadini

«Il tempo dei fatti è ora», sostiene Tommaso Goisis di “Sai Che Puoi?”. Sui social l’attivista, mentre annuncia di aver inviato al primo cittadino meneghino e a tutta la sua Giunta una lettera per cambiare la mobilità a Milano, paragona il capoluogo lombardo ad una «paziente malata (di auto-centrismo)» che «non si cura a piccole dosi, dando così il tempo alla malattia di organizzarsi».

Un file – o meglio, un documento ufficiale – contenente «una prima proposta di 31 obiettivi che chiediamo vengano dichiarati, pubblicati e aggiornati in tempo reale» tramite una dashboard a servizio dei cittadini. Una sorta di “agenda verde” riguardante la mobilità a Milano divisa in 31 punti, con date precise e obiettivi da raggiungere per rispettare il famoso traguardo di zero emissioni richiesto dall’Agenda 2030.

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Chiare e precise sono le richieste delle oltre 200 associazioni che hanno firmato la lettera aperta “Città delle Persone” spedita al Comune di Milano. Richieste nate dopo la manifestazione dello scorso 17 aprile che ha raccolto la comunità in piazza della Scala. Gli obiettivi, come al solito, sono due: garantire una maggiore sicurezza stradale a pedoni e ciclisti che si muovono in città e compiere azione urgenti per migliorare la qualità dell’aria.

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Mobilità a Milano

Una dashboard sulla situazione mobilità a Milano: cosa succederà?

Già lo scorso mese, l’assessora all’Ambiente Elena Grandi e quella alla Mobilità Arianna Censi avevano promesso di impegnarsi a dare seguito alla pubblicazione aggiornata di tutti i dati riguardanti la mobilità a Milano. E adesso che le organizzazioni di volontari hanno messo nero su bianco le loro proposte, Palazzo Marino avrà 30 giorni per rispondere e formulare un progetto.

Sempre Tommaso Goisis spiega che: «Da un lato, la pubblicazione dei dati serve a scopo di trasparenza: tutti i cittadini potranno aggiornarsi facilmente sulle azioni che l’Amministrazione sta mettendo in campo. Dall’altro lato, la pubblicazione di una dashboard ha anche una valenza interna: il Comune si potrà dare degli obiettivi chiari e delle tempistiche da rispettare. È necessario per avere una visione complessiva della mobilità in città», conclude infine.

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