Sono quasi due milioni gli spostamenti dei pendolari a Milano, tra entrate e uscite dalla città. Lo dice un documento Amat dello scorso giugno, il primo collegato all’aggiornamento del Piano generale del traffico urbano del Comune. Gli spostamenti interni a Milano sono invece 2,5 milioni. Ma con che mezzi si spostano i pendolari che devono raggiungere il capoluogo?
Pendolari a Milano, in pochi con i mezzi pubblici
All’interno di Milano, il 47% degli spostamenti avviene con i mezzi pubblici, mentre i movimenti in auto sono il 16% e quelli in moto il 7%. La situazione però cambia radicalmente quando si analizzano i dati dei pendolari: per accedere in città il 63% di loro utilizza l’auto, mentre solo il 30% usufruisce dei mezzi pubblici. In sostanza due persone su tre dell’hinterland entrano a Milano con l’auto. Numeri che mettono a nudo l’inadeguatezza dei trasporti pubblici per chi deve raggiungere la città dall’esterno.
I pendolari a Milano prima e dopo la pandemia
A influire è stata anche la pandemia: rispetto al pre Covid, la metro fa segnare un -20% di passeggeri in meno e i treni un -30%. Nei giorni feriali i passeggeri Trenord sono in media 570-580mila, mentre le auto che entrano in Area B a Milano sono in media 680mila. Ecco spiegato perché il traffico sulle strade cittadine è aumentato e riporta numeri più alti rispetto al periodo pre pandemico.
Treni poco efficienti: i pendolari a Milano preferiscono l’auto
La poca efficienza del trasporto ferroviario si è fatta sentire soprattutto negli ultimi due anni: se nel 2020 i convogli Trenord soppressi erano in media 31,7 al giorno, nel 2021 sono saliti a 50. Inoltre la puntualità entro i 5 minuti all’arrivo è stata poco sopra l’83 per cento nel 2021, mentre nel 2019 era intorno all’80%. L’efficienza è ovviamente un elemento chiave per attrarre nuovi passeggeri e se questa viene a mancare è normale per i pendolari optare per lo spostamento in macchina.