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29. 03. 2024 00:36

Piazze Aperte, il bilancio del quadriennio. Sala: «Ripartiamo dalle scuole»

Dal 2018 sono 38 gli interventi di urbanistica tattica, ma già si punta alla prossima challenge

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Milano cambia, ed evolve. Anche grazie al recupero di ciò che già possiede. Questa è la concezione di Piazze aperte, progetto di urbanistica tattica – voluto dal Comune di Milano e Amat, in collaborazione con Bloomberg Associates e Global Designing Cities Initiative – che opera nella riqualificazione di interi quartieri di spazi pubblici, che diventano così, oltre a strade e piazze, anche nuove possibilità.

Piazze aperte, quattro anni di lavori per riqualificare Milano

Nel report presentato alla città, Piazze aperte ha elencato tutte le iniziative prese a carico negli ultimi quattro anni di lavoro: dal 2018 – con le prime “tattiche” inaugurate a Dergano – ad oggi, sono stati 38 gli interventi che hanno visto riqualificare 22.000 metri quadrati di spazio pubblico milanese. Questo è stato possibile grazie a strumenti (e tempi) veloci e non affatto invasivi, come vernice, forme e colori, ma anche grazie all’installazione di 250 nuove panchine e 35 tavoli, 380 posti bici, 310 piante in vaso e 32 nuovi tavoli da ping pong.

A renderlo efficace, poi, è stato anche il dialogo con la cittadinanza coinvolta, attraverso un percorso di partecipazione insieme al mondo delle associazioni e ai residenti. Sono ben 200 in totale le realtà associative che hanno aderito al progetto, con 72 attività commerciali, 17 scuole, 17 tra comitati di quartiere e social streets, 8 istituzioni religiose. Ad oggi, un milanese su due vive a pochi passi da una delle Piazze Aperte.

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La nuova fase. In una crisi pandemica che ha cambiato la concezione di spazio pubblico, Piazze aperte non intende fermarsi e punta a trasformare gli spazi pedonali nei pressi dei plessi scolastici per creare nuove aree ricreative dallo spazio pubblico. La nuova sfida ed il nuovo avviso – attualmente in fase di elaborazione – saranno diffusi dal prossimo autunno e offriranno alla cittadinanza l’opportunità di collaborare alla realizzazione di nuovi interventi di riqualificazione nelle zone adiacenti alle scuole milanesi, nuovo oggetto di analisi da parte degli enti coinvolti. Dopo gli ultimi interventi portati a termine – quelli in piazzale Bacone e piazzetta SS. Patroni – si apriranno presto anche i cantieri anche in piazza San Materno al Casoretto e via Val Maira a Pratocentenaro.

Piazze aperte: i numeri e le info

38 interventi di urbanistica tattica
22.000 metri quadrati di suolo pubblico interessati
250 panchine
35 tavoli
380 posti bici
310 piante in vaso
32 nuovi tavoli da ping pong

Piazze aperte, l’opinione del sindaco Sala: «Il futuro dovrà ripartire dalle scuole»

Per imparare quello che deve fare, Milano deve saper guardare all’estero. Piazze aperte nasce insieme a Bloomberg Associates, di base a New York, città che ho avuto modo di visitare nelle ultime settimane. Essendo noi milanesi gente estremamente pratica, il contatto con queste realtà così stimolanti ci permette di avere quella giusta dose di ispirazione per lavorare al meglio.

La seconda fase di interventi di Piazze aperte sarà un cambio di passo rispetto alla città, ma soprattutto rispetto ai cittadini, già protagonisti non solo del dialogo che ha reso possibile la prima fase del progetto, ma anche del cambiamento futuro. Essere cittadini, oggi, vuol dire anche indicare tendenze, saper mostrare a tutti che operativamente il cambiamento è possibile.

maxischermo per Sassuolo-milan

Questo è il momento storico delle piccole rivoluzioni. La trasformazione ambientale, si sa, deve essere seguita da quella sociale: Milano è uno splendido laboratorio da questo punto di vista, proiettata sempre verso la prossima sfida, come questa. L’innovazione che immaginiamo nei prossimi anni guarda alle scuole: dai bambini bisogna ripartire perché rischiano di diventare la classe più gracile.

Ciò che proponiamo di fare è di concentrare il futuro di Milano nella vicinanza delle scuole, centrali per il presente e il futuro della società. Piazze aperte ci aiuterà a vivere gli spazi pubblici in maniera diversa, migliorando la mobilità nei pressi delle scuole e, così facendo, lasciando liberi i cittadini di portare i bambini a piedi, in bicicletta, in maniera sicura.

Piazze Aperte, i 10 migliori interventi dal 2018 al 2021

2018

Piazza Dergano (Municipio 9): 620 metri quadrati

piazze aperteNel cuore dell’omonimo quartiere, Piazza Dergano è stato il primo successo. Il marciapiede sul lato nord è stato allargato per formare un nuovo spazio pedonale al centro della piazza, a disposizione della comunità presente per eventi e feste di quartiere, reindirizzando la viabilità di via Conte Verde e via Brivio.

Piazza San Luigi (Municipio 4): 900 metri quadrati

Con la prima sperimentazione dal basso, Piazza San Luigi è stata ideata grazie a TréntaMi: Zona 30, realizzata da Genitori Antismog con FIAB Milano Ciclobby. Qui la larghezza di via Scrivia è stata ottimizzata in parcheggi, mentre in via Tagliamento è stato creato uno spazio utile alla moderazione della velocità. Al centro un’area pedonale ha riconsegnato la piazza ai cittadini.

2019

Piazzale Stazione Genova (Municipio 6): 3.000 metri quadrati

piazze aperteTra via Ventimiglia e via Barbavara si sono passati da 1.200 a 4.000 metri quadrati di area pedonale: questi i numeri di Piazzale Stazione Genova, uno dei punti nevralgici della mobilità milanese, dal 2019 più snella nell’uscita dalla fermata della metropolitana verde M2. Ha aiutato anche il divieto di transito ai veicoli privati nei tratti di via Vigevano, corso Colombo e via Valenza.

Piazza Belloveso (Municipio 9): 1.200 metri quadrati

13 panchine, 4 tavoli da pic nic e 2 tavoli da ping pong completano l’intervento in Piazza Belloveso, vicino Niguarda. Qui la presenza di una scuola elementare, della Chiesa di San Martino e di una biblioteca di quartiere hanno agevolato il bisogno di un’area verde e pedonabile, che è andata a sostituire parcheggi irregolari e circolazione automobilistica.

Via Spoleto / via Venini (Municipio 2): 800 metri quadrati

La presenza di una scuola primaria ha rivendicato nuovi lavori nel complesso incrocio Spoleto/Venini: la nuova viabilità punta ad allontanare il traffico di attraversamento dal centro abitato, aiutando le famiglie ad un più agile spostamento pedonale. Qui anche un occhio alla mobilità ciclabile, con itinerario dal Parco Trotter al tunnel di via Spoleto.

2020

Piazzale Tripoli (Municipio 6): 1.400 metri quadrati

La grande area verde di Piazzale Tripoli, in precedenza già spazio per giochi gonfiabili per bambini, oggi è definitivamente pedonale grazie all’intervento di pavimentazione rinnovata e all’opera d’arte dedicata a Gianni Rodari, situata a terra. Qui, oltre a panchine e tavoli, anche 6 fioriere, 1 rastrelliera e 7 cassoni per orto.

Via Monte Velino (Municipio 4): 600 metri quadrati

In prossimità dell’Istituto comprensivo Tommaso Grossi, via Monte Velino ha riacquisito lo spazio necessario al gioco e socializzazione degli alunni, donando un nuovo aspetto al tratto interessato da viale Molise. 14 panchine nuove e tanto colore hanno accompagnato anche la presenza di piste ciclabili protette da sosta in via Monte Velino.

Via Toce (Municipio 9): 1.000 metri quadrati

A due passi da Moscova, il progetto di via Toce mira ad una più agile pedonalizzazione tra il Giardino Santa Maria alla Fontana e il Giardino Bruno Munari. Qui le due aree verdi sono state collegate ad ausilio della presenza dell’asilo nido comunale. L’intervento prosegue anche verso via Cusio, con un doppio senso ciclabile utile a collegare la nuova area con piazza Spotorno.

2021

Piazzale Bacone (Municipio 3): 1.185 metri quadrati

piazze aperteMaggiore socialità e sicurezza nell’uscita degli alunni dalla scuola sono gli ingredienti alla base del successo di Piazzale Bacone. Se via Spontini è stata portata a senso unico verso est, il piazzale è stato compattato per creare uno spazio nuovo, colorato, creato per i bambini. Anche i commercianti hanno beneficiato dei lavori, grazie all’allargamento pedonale dell’area.

Piazzetta Santi Patroni d’Italia (Municipio 6): 550 metri quadrati

Quello che era un parcheggio oggi è diventato un nuovo punto di riferimento della nuova geometria degli spazi pubblici all’Arzaga, quartiere ad ovest della città. In Piazzetta Santi Patroni d’Italia il marciapiede ad ovest è stato esteso per allargare lo spazio pedonale antistante alla chiesa, con l’apporto “verde” di 12 fioriere e 2 rastrelliere.

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