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24. 04. 2024 03:39

Regole sui condizionatori 2022: limite a 25 gradi e multe salate

Dall’1 maggio nuove norme, ci obbligheranno a rispettarle fino al 2023

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Dall’1 maggio entrano in vigore le regole sui condizionatori, che dovranno essere impostati su una temperatura massima di 25 gradi e, per i trasgressori, sono previste multe molto salate.

Nuove regole sui condizionatori, tutto quello che bisogna sapere 

Meno di dieci giorni ed entreranno dunque in vigore le nuove regole sui concionatori. No agli ambienti troppo freschi in vista dell’estate, pena sanzioni pecuniarie molto elevate. Questo quanto previsto dall’emendamento al decreto Bollette voluto da due parlamentari esponenti del Movimento Cinque Stelle, Masi e il capogruppo alla Camera Crippa. Il tutto è stato previsto per cercare di far fronte al caro energia e, dall’altra parte, limitare in qualche modo il consumo di gas.

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Regole sui condizionatori 

Chi deve rispettare le nuove regole 

Ma chi deve rispettare le nuove regole sui condizionatori? Di fatto, tutti.  Le norme valgono per tutti gli edifici pubblici. La regola durerà per tutta l’estate ma non verrà meno con il finire della stagione calda, anzi. Rimarrà  valida anche il prossimo inverno e adattata ai riscaldamenti. In cosa consiste: dal 1 maggio 2022 e fino al 31 marzo 2023 la temperatura del condizionatore in tutti gli edifici pubblici non potrà essere inferiore ai 27 gradi, con due gradi di tolleranza. Di fatto il limite reale è 25 gradi. Non vale per le case private, ma solo per pubblici uffici, scuole e sedi di enti locali. Nel periodo invernale, invece, non si potrà salire al di sopra dei 19 gradi, anche qui con due gradi di tolleranza. Sono esclusi da questo emendamento ospedali, case di cura e tutto ciò che riguarda la sanità pubblica. 

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Le multe, salatissime (ma chi controlla?) 

Con l’entrata in vigore della regola scatteranno anche le prime sanzioni, ma chi farà i controlli? Il compito dovrebbe spettare agli ispettori del lavoro, che potranno multare le amministrazioni pubbliche per una somma variabile dai 500 ai 3mila euro in caso di infrazione delle regole.

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