Partiranno venerdì prossimo le misure di riduzione dell’illuminazione stradale e di abbassamento della temperatura nei bus elettrici, tram e convogli della linea M2 di Milano. La chiusura progressiva di alcune sedi comunali scatterà a partire da venerdì 4 novembre.
Il del Comune per la riduzione dell’illuminazione
Il provvedimento comunale ripercorre la situazione di crisi determinata dal conflitto in Ucraina e le conseguenti decisioni prese dall’Unione Europea e dal Governo in ordine alla riduzione del consumo di gas naturale. Proprio il Decreto Cingolani del 6 ottobre scorso ha stabilito, infatti, la riduzione di 15 giorni della stagione termica e la diminuzione di un’ora al giorno del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento.
Sulla scorta di queste indicazioni, il Comune ha adottato un’ordinanza sindacale per posticipare ulteriormente, al 29 ottobre, l’attivazione del periodo di esercizio degli impianti termici a combustione ad uso riscaldamento sul proprio territorio, estendendo i limiti previsti dal Decreto anche a quelli alimentati con fonti energetiche diverse dal metano (ad esempio, a pompa di calore e/o a gasolio).
I mezzi pubblici
Ci sono poi due misure prese in accordo con A2A e ATM, rispettivamente sull’illuminazione pubblica e sulle temperature dei mezzi di superficie e della linea M2. In particolare, per quanto riguarda i punti luce stradali, il periodo di accensione sarà diminuito di un‘ora al giorno, 10 minuti in meno la sera e 50 minuti in meno al mattino. Sui bus elettrici, sui tram e sui convogli della linea metropolitana M2 la temperatura sarà abbassata di 2°C.
Qualora la crisi energetica dovesse inasprirsi, il Comune avvierà specifici Tavoli con la Prefettura e gli Enti coinvolti, per individuare le iniziative più efficaci da porre in essere in città anche con misure più restrittive.