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24. 04. 2024 05:45

San Siro, l’ultima ipotesi (smentita) per salvare il Meazza

Nonostante la smentita dei diretti interessati, il progetto di un nuovo stadio a poco meno di un chilometro e mezzo da San Siro rimane sul tavolo

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15.33 – «Snaitech Spa – proprietaria degli Ippodromi di Milano – smentisce la notizia dell’avvenuta vendita delle piste di allenamento». Lo precisa la società in una nota in merito alla notizia riportata su alcuni organi di stampa sul presunto progetto dello stadio di Inter e Milan da realizzarsi nelle aree definite ‘ex Snai’.

Il giorno dopo la vittoria ottenuta dal Milan a San Siro contro il Tottenham nell’andata degli ottavi di Champions League, in una partita passata alla storia come quella con l’incasso più ricco (oltre nove milioni di euro) nella storia del calcio italiano, è spuntata una nuova ipotesi legata al futuro dello storico impianto che potrebbe davvero evitare la demolizione. Al tempo stesso però i rossoneri e i cugini dell’Inter avrebbero la tanto agognata nuova casa. E non a Sesto San Giovanni.

San Siro, nuova ipotesi

A svelarlo è stato il Corriere della Sera, che ha parlato della possibilità di salvare il Meazza e realizzare il nuovo impianto a due passi da San Siro, per la precisione nelle aree delle piste di allenamento dei cavalli, ex Snai. Un terreno di 75 ettari di proprietà del gruppo Fcma di Federico Consolandi, già interessato a un precedente progetto dell’archistar Stefano Boeri che prevedeva la realizzazione di un grande parco della biodiversità a uso pubblico e delle residenze nella parte Nord.

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San Siro, il nuovo stadio

Sempre stando al Corriere, il progetto di un nuovo stadio a poco meno di un chilometro e mezzo dal Meazza è sul tavolo e si stanno facendo tutte le valutazioni del caso. Uno dei vantaggi sarebbe legato al fatto che sorgerebbe su uno spazio privato ed eliminerebbe così una delle principali critiche al progetto iniziale di Milan e Inter che invece è previsto su suolo pubblico, con relativa contestazione dei Comitati e vari ricorsi alla giustizia amministrativa.

San Siro, le parole di Sala

Il sindaco Beppe Sala mercoledì mattina ha commentato così queste voci: «Non ho avuto nessuna comunicazione ufficiale dalle società. Ho letto anche io e sto sentendo. A me interessa una cosa, che San Siro rimanga a Milano. Per questo obiettivo sto lavorando da tanto tempo. Quindi potrebbe anche essere una soluzione buona, ma onestamente non ne so ancora nulla. A condizione che sia a Milano per me va sempre bene».

San Siro, vandalismo

Intanto nel quartiere non si parla solo del nuovo stadio: il Municipio 7 di Milano ha infatti chiesto più controlli delle forze dell’ordine e della Polizia locale, denunciando il moltipicarsi di atti di vero e proprio vandalismo contro auto, case e aree verdi vicine allo stadio di San Siro durante le partite di Milan e Inter.

San Siro, la mozione

La mozione del ‘parlamentino’ approvata all’unanimità denuncia «le numerose segnalazioni ricevute dai residenti dell’area intorno allo stadio Meazza per il verificarsi di atti vandalici (quali rottura dei vetri di tutte le auto posteggiate, scassi per furti nei garage e invasione dei giardini di proprietà privata). Questi episodi di vandalismo e di sosta abusiva si intensificano soprattutto durante le manifestazioni che si svolgono allo stadio».

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