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18. 04. 2024 23:34

Sciopero Atm a Milano, venerdì 27 gennaio si fermano metro, bus e tram: gli orari della protesta

Saranno previste le fasce di garanzia in cui la circolazione dei mezzi sarà comunque attiva

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Venerdì 27 gennaio va in scena il primo sciopero Atm del 2023 a Milano. L’agitazione è stata indetta dall’organizzazione sindacale associazione lavoratori Cobas e durerà 24 ore, per l’intera giornata saranno a rischio i treni delle linee metropolitane, gli autobus e i tram. Saranno previste le fasce di garanzia in cui la circolazione dei mezzi sarà comunque attiva.

Sciopero Atm, le fasce di garanzia

«L’agitazione del personale viaggiante e di esercizio delle linee di superficie e metropolitane – si legge in una nota pubblicata sul sito Atm – sarà possibile dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 al termine del servizio». I mezzi dell’azienda saranno quindi garantiti da inizio servizio alle 8.45 e dalle 15 alle 18, per il resto della giornata invece c’è il rischio stop.

Sciopero dei mezzi pubblici a Milano oggi, ATM fuori servizio
Sciopero dei mezzi pubblici a Milano oggi, ATM fuori servizio

Le ragioni dello sciopero Atm

Lo sciopero è stato indetto «contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo Atm e per la reinternalizzazione dei servizi di TPL in appalto e/o subappalto; contro il progetto “Milano Next”, per la trasformazione di Atm in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità; per la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione  della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti».

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Sciopero Atm, la protesta dei dipendenti

I dipendenti protestano «per la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi – prosegue la nota, anche con sistemi di protezione passivi, per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale, per l’aumento di 150 euro netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario».

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