Prima le biciclette, poi i pedoni e infine motorini, macchine e camion: così è l’ordine previsto da quelli che in gergo tecnico vengono chiamati semafori differenziati. Strutture che verranno presto installate a Milano, per la precisione nel nuovo piazzale Loreto, che si avvicina sempre di più ad una completa trasforma. Questa è la decisione presa da Palazzo Marino, soprattutto dopo i recenti tragici avvenimenti che hanno portato alla morte di persone che pedalavano in sella alle loro bici.
Nuovi semafori differenziati a Milano: le dichiarazioni
Valentina Giacomelli, project leader di Mic-Hub incaricata della riqualificazione dell’area, afferma che «tutto il piazzale e anche l’intersezione Brianza-Monza saranno dotati di percorsi ciclabili protetti e attraversamenti semaforizzati sicuri: grazie a fasi semaforiche dedicate per ciascun flusso, infatti, sarà garantito un elevato grado di sicurezza anche per ciclisti e pedoni».
Intanto il consigliere delle Lista Sala Enrico Fedrighini, da sempre promotore di una mobilità più sostenibile all’interno del capoluogo lombardo, spiega: «Dopo i tragici incidenti di una settimana fa in corso di Porta Vittoria e di sei mesi viale Brianza, ho voluto verificare che il progetto della nuova piazzale Loreto, in fase di realizzazione, seguisse un nuovo modello di messa in sicurezza della mobilità attiva ciclabile e pedonale e scritto direttamente ai progettisti responsabili, bypassando tutte le formalità burocratiche».
E ancora: «La strada è esattamente questa e deve svilupparsi in tutta la città. La priorità è che, a fronte dell’incremento della mobilità ciclabile, è indispensabile riorganizzare le intersezioni stradali con una semaforizzazione differenziata dedicata ai ciclisti, per garantire attraversamenti sicuri privi di interferenze con i veicoli a motore di qualunque tipo (camion, autoveicoli, furgoni, motocarri, ciclomotori)», continua. «Londra ha avviato questo programma nel lontano 2015, dopo avere sviluppato una rete ed una mobilità ciclabile che non ha eguali in Europa», conclude infine Fedrighini a proposito dei nuovi semafori differenziati in arrivo a Milano.