Il tema della sicurezza a Milano riempe ormai le pagine di giornale: gli episodi di violenza e degrado sono ormai un leitmotiv dei fine settimana (e non solo) milanesi. I ghisa del Sulpm sono ormai stanchi di affrontare certe situazioni con un personale ridotto e mal equipaggiato. Il sindacato Sulpm ha così promesso lo sciopero.
Sicurezza a Milano, le cause dello sciopero dei Ghisa
L’ennesimo incontro tra il Sulpm e la Prefettura si è concluso in un nulla di fatto. La settimana prima il segretario dDaniele Vincini, aveva incontrato anche l’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli con il medesimo esito. «Il tempo delle chiacchiere è finito- ha dichiarato Vincini al Giorno -: Abbiamo atteso per un anno, ma non è arrivato alcun segnale di attenzione: ora basta! Arriviamo a oggi con i nostri pochi operatori che la notte si trovano soli e isolati davanti a gruppi di facinorosi, senza tutele e senza strumenti di difesa idonei».
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’agressione subita dalla polizia locale la settimana scorsa in via Filzi. Due agenti sono stati accerchiati da una ventina di persone e per riuscire a disperderli hanno dovuto usare gli spray urticanti.
A che punto siamo con il concorso promesso da Sala?
Una delle promesse elettorali di Sala era stata quella di assumere 500 nuovi vigili. A che punto siamo? «Dubitiamo – ha dichiarato uno sconsolato Vincini – che riescano a reclutarne tanti, visto come sono andate le prime fasi: in molti non si sono presentati».
Sul tavolo restano tante altre questioni da risolvere, come 400 sovraintendenti degradati per una cattiva applicazione del contratto e 73 operatori specializzati che si sono visti decurtare lo stipendio. Al momento sembra difficile trovare il filo della matassa e il Sulpm premette uno sciopero a breve. A farne le spesa ancora una volta la sicurezza a Milano.
