La sosta selvaggia a Milano, si sa, è un problema ormai da tempo: macchine senza contrassegno parcheggiate sulle strisce gialle, posti riservati ai disabili ingiustamente occupati, vetture ferme in curva che ostruiscono il passaggio di altri mezzi, tram e autobus bloccati, doppie file a non finire ma anche motorini lasciati in mezzo ai marciapiedi o lungo le piste ciclabili. Comportamenti ma che, stando ai dati, negli anni si verificano sempre di più.
Sosta selvaggia a Milano: nel 2022 quasi 300.000 multe
A lasciare a bocca aperta non sono solamente i numeri riguardanti le multe date dai vigili e dagli ausiliari della sosta nel capoluogo lombardo nell’arco di anno, ma è anche il confronto con i periodi precedenti. Basti pensare che nel 2022 le multe per sosta selvaggia Milano sono state ben 295.540. L’anno precedente invece 179.406. E già nel 2018 era emerso un dato tutt’altro che positivo riguardante la città.
Solo in quell’anno la sosta selvaggia a Milano aveva intralciato e rallentato mezzi pubblici, facendo perdere 936 ore, 39 giorni perché qualcuno aveva parcheggiato dove non avrebbe potuto, impedendo così il passaggio di tram e autobus. Una battaglia, quella dei parcheggi abusivi, che Palazzo Marino cerca di combattere da tempo.
«La sosta selvaggia a Milano danneggia i cittadini, rallenta i mezzi pubblici, fa perdere tempo a chi lavora e soldi alle imprese che consegnano le merci o agli artigiani che si spostano per lavoro», aveva detto in quell’occasione l’assessore alla sicurezza Marco Granelli. «Per questo gli ausiliari del traffico sono importantissimi: per aiutare la Polizia Locale a mantenere ordine in strada e aiutare le centinaia di migliaia di persone che ogni giorno si muovono in città rispettando le regole».
Ed è proprio lo stesso Granelli oggi a commentare i dati allarmanti sul numero di multe date hai guidatori all’interno del capoluogo meneghino per aver parcheggiato abusivamente, intralciando il traffico e non solo. «Dobbiamo educare i cittadini ai comportamenti corretti», sostiene l’assessore, scatenando reazioni positive, ma anche qualche lamentela.
