L’inflazione sta rallentando, ma il costo della vita continua a salire a causa dell’accumulo degli aumenti dei mesi precedenti, soprattutto nel 2022, quando si sono registrati valori record.
Spesa e non solo: i dati sulla Lombardia e Milano
Secondo i dati territoriali diffusi dall’Istat per il mese di agosto, in Lombardia l’indice generale ha segnato un calo dello 0,1% rispetto a luglio. Tuttavia, settori come i trasporti e le attività ricreative hanno visto incrementi rispettivamente del +0,6% e +0,7%, mentre i servizi ricettivi e la ristorazione sono diminuiti del 2,2%. Su base annuale, l’inflazione è cresciuta dello 0,8%, con picchi del 3,6% nei servizi ricettivi e nella ristorazione.
Secondo l’Istat, la crescita dei prezzi nel comparto alimentare ha rallentato, frenando così la dinamica del “carrello della spesa” (+0,6% rispetto al precedente +0,7%). Al contrario, l’inflazione è stata sostenuta dai prezzi dei servizi, influenzati dalle tensioni nel trasporto aereo. Ma come si riflette l’aumento dell’inflazione sul costo della vita? L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato una classifica delle città più care, con Bolzano in cima. In Lombardia, Milano si piazza dopo altri capoluoghi con un rincaro di 229 euro.
A Milano aumentano le diseguaglianze
L’aumento del costo della vita colpisce una situazione già difficile, accentuando le disuguaglianze tra redditi più alti e le fasce di povertà. Secondo PoliS-Lombardia, dopo aver beneficiato del Reddito di Cittadinanza e dell’Assegno Unico, in Lombardia sono 27.910 le famiglie che sono riuscite a superare la soglia di grave povertà, posizionando la regione al quinto posto dopo Campania, Sicilia, Lazio e Puglia.