Sono partiti in 2965 ma ne rimarranno solo 260, tanti quanti i nuovi posti da vigili urbani a Milano disponibili. Nei giorni scorsi si è conclusa la raccolta delle iscrizioni al bando di concorso per i nuovi agenti di Polizia locale. Il percorso di assunzioni intrapreso dall’Amministrazione consentirà entro il 2025 di avere un corpo della Polizia composto da 3.350 agenti e ufficiali, numero mai raggiunto a Milano.
Vigili urbani, dichiarazioni
«Stiamo già vedendo i risultati delle assunzioni fatte – dichiara Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Polizia locale – . Nei Comandi delle zone più agenti sono in strada ed è già stato possibile potenziare alcuni servizi. È un percorso serrato tra concorsi, corsi di formazione, tutoring dei nuovi agenti e siamo contenti che tanti abbiano aderito. Vogliamo più sicurezza stradale, rispetto delle regole, meno incidenti e più sicurezza per cittadine e cittadini. Parallelamente si rafforza e diventa più efficiente la collaborazione con Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, come abbiamo potuto vedere nelle operazioni congiunte in Stazione Centrale».
Vigili urbani, il bando
Tutto è cominiciato il 14 febbraio scorso, con un bando a cui potevano accedere persone con cittadinanza italiana, un’età compresa tra i 18 e i 62 anni, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un titolo di riconoscimento di studi equivalente se conseguito all’estero e avere la patente B. Delle 2.965 persone iscritte al bando, 2.204 sono uomini e 761 donne. Dal punto di vista anagrafico in 1.293 hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni; 1.045 hanno tra i 30 e i 39 anni; in 478 tra i 40 e i 49 mentre gli over 50 sono 149.
Vigili urbani, le selezioni
Il percorso di selezione prevede a partire dalle prossime settimane, una prova preselettiva, prove di efficienza fisica, prove scritta e orale cui seguono le visite mediche di idoneità e quindi le assunzioni dei nuovi allievi agenti. Seguirà per i selezionati un percorso formativo di tre mesi, ovvero 370 ore, con attività in aula e sul campo e prove di valutazione finali cui seguirà l’entrata in servizio in un contesto di accompagnamento operativo, ovvero lavorando con agenti e ufficiali più esperti per imparare anche in strada come meglio svolgere il proprio compito, e coordinati il più possibile da ufficiali, centrale operativa, gruppi specialistici.