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09. 10. 2024 12:12

Portanuova: lo specchio della nuova Milano. Kelly Russell Catella: «Un ecosistema in continua evoluzione»

Al quartiere che ha rivoluzionato la città negli ultimi 10 anni il premio Milano da Vedere. La Head of Sustainability & Communication di COIMA SGR: «Un modello per lo sviluppo urbano futuro, un centro pulsante che unisce spazi verdi, uffici, abitazioni, servizi e cultura»

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Milano da Vedere è il premio che Mi-Tomorrow conferisce a Portanuova, il quartiere che meglio ha rappresentato l’evoluzione di Milano negli ultimi 10 anni. È il simbolo di una grande riqualificazione architettonica urbana di carattere culturale, sociale e ambientale, la più grande mai realizzata in Europa, in un centro storico. Nel 2022 è stato il primo quartiere al mondo ad ottenere la doppia certificazione di sostenibilità LEED® e WELL® for Community. Kelly Russell Catella è Head of Sustainability & Communication di COIMA SGR.

Portanuova per Kelly Russell Catella: «Il nostro obiettivo è stato sin dall’inizio quello di migliorare la qualità della vita, il benessere dei cittadini e favorire la nascita di una comunità più forte e coesa»

Cosa significa ricevere questo premio come realtà più iconica di Milano degli ultimi 10 anni?
«È un grande onore, poiché riconosce l’impegno che abbiamo messo nella riqualificazione di un’area che è rimasta frammentata per oltre 50 anni. Il progetto ha riunito il quartiere Isola con il resto della città, creando nuove connessioni e spazi per le persone. Il nostro obiettivo è stato sin dall’inizio quello di migliorare la qualità della vita, il benessere dei cittadini e favorire la nascita di una comunità più forte e coesa».

Come nasce Portanuova Milano e cosa sta diventando?
«Da un’idea ambiziosa: riqualificare un quartiere cercando di salvaguardare la tradizione presenti unita con innovazione, sostenibilità e benessere rimettendo al centro la persona. Nel corso degli anni questo progetto è diventato una comunità vivace, un simbolo dell’innovazione urbana e un punto di riferimento per la qualità della vita. Oggi Portanuova rappresenta molto più di un’area riqualificata: è un modello per lo sviluppo urbano futuro, un centro pulsante che unisce spazi verdi, uffici, abitazioni, servizi e cultura».

Com’è cambiata la città dopo la nascita di Portanuova?
«Milano ha vissuto una trasformazione straordinaria negli ultimi dieci anni e Portanuova è stata uno degli elementi catalizzatori di questo cambiamento. Abbiamo creato nuovi spazi pubblici, riqualificato aree in disuso e introdotto un’architettura che dialoga con il tessuto urbano esistente. Un esempio emblematico è il Parco BAM, cuore verde del progetto di rigenerazione, che non solo ha arricchito la città con oltre 100 specie botaniche e numerosi eventi culturali gratuiti, ma ha anche visto una significativa partnership pubblico-privata tra il Comune di Milano e COIMA per la sua gestione e manutenzione. Grazie a questa collaborazione, BAM è diventato un modello di sostenibilità e inclusione, offrendo alla cittadinanza opportunità di incontro e socialità e contribuendo a una Milano più aperta, internazionale e innovativa, dove le persone possono vivere e lavorare in un contesto più integrato e sostenibile».

Come immaginate il domani della città?
«Il futuro di Milano lo immaginiamo sempre più sostenibile, connesso e a misura d’uomo. Puntiamo a una città dove tecnologia e innovazione si fondano con una qualità della vita elevata, in un contesto che valorizzi l’ambiente, il benessere e la partecipazione attiva dei cittadini, grazie anche alla nostra app di quartiere Portanuova Milano. Vogliamo continuare a essere un modello di rigenerazione urbana e contribuire a una città che continui a evolversi con il tempo, rispondendo alle esigenze dei suoi abitanti e dell’ambiente».

Portanuova sono tante anime: come si può ancora crescere?
«Portanuova è un ecosistema in continua evoluzione. Crediamo che la crescita passi attraverso una maggiore integrazione tra spazi fisici e digitali, l’espansione dei servizi offerti alla comunità e il consolidamento di pratiche sostenibili. In questo contesto, la nostra app Portanuova Milano rappresenta un passo significativo verso una digitalizzazione smart del quartiere: una mappa tecnologica che connette cittadini e spazi attraverso eventi, servizi e iniziative coinvolgenti. Continueremo a sviluppare nuovi progetti che arricchiscano l’offerta culturale, sociale e lavorativa del quartiere, creando sempre maggiori opportunità di partecipazione e inclusione».

Che cosa vi inorgoglisce di più di questi anni e dove vi rendete conto di aver rappresentato una svolta nel panorama cittadino?
«Ciò che ci rende più orgogliosi è l’impatto positivo che abbiamo avuto non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche sociale. Portanuova è diventato uno spazio in cui le persone si sentono parte di una comunità».

Dove può e deve migliorare la città?
«Milano ha fatto passi da gigante, ma c’è sempre margine per migliorare. Riteniamo che sia necessario continuare a lavorare sull’offerta delle abitazioni e servizi annessi, sulla mobilità sostenibile, ridurre il traffico e l’inquinamento, favorire maggiori spazi verdi. Inoltre è fondamentale promuovere un’ulteriore integrazione tra le diverse anime della città, creando opportunità per tutti i cittadini e incentivando la collaborazione tra pubblico e privato per il benessere comune».

Obiettivi futuri?
«Gli obiettivi futuri di Portanuova si concentrano sull’ulteriore rafforzamento dell’identità come quartiere che accoglie tutte le persone e allo stesso tempo continua a sperimentare mettendo la sostenibilità e la comunità al primo posto. Continueremo a promuovere progetti che abbiano un impatto positivo sulla vita delle persone, espandendo l’idea di “smart city” a servizio della persona. Il nostro scopo è essere un soggetto attivo nel fare di Milano una delle città più vivibili e green d’Europa».

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