Nel “toto-pandemia” sono in molti ad ipotizzare gli scenari futuri. Una delle prospettive più rosee è quella lanciata dall’Ordine Nazionale degli attuari, ovvero i professionisti specializzati nel calcolo del rischio impiegati soprattutto presso le compagnie assicurative: a loro dire il coronavirus si esaurirà entro luglio.
L’analisi. In base ai calcoli degli attuari il virus potrebbe scemare entro l’estate, con un possibile ritorno di coda verso la fine di luglio. I malati in terapia intensiva si potrebbero addirittura già azzerare verso la conclusione del mese di maggio.
La previsione degli attuari indica una tendenza generale alla diminuzione del contagio, ma parrebbe che in Italia gli indicatori di discesa si muovano ad una velocità superiore rispetto a quelli degli altri paesi europei. Fino a qualche giorno fa avevamo in Italia il 15% dei casi e il 25% dei decessi registrati nel mondo; 10 giorni fa erano l’8,5% e il 17,5%; oggi siamo al 6,1% e 12,0%.
« Pur consapevoli che non basta l’analisi dei numeri a risolvere tutti i problemi legati all’emergenza sanitaria — dichiara Giampaolo Crenca, Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari — intendiamo fornire una lettura attenta del fenomeno, seppur solo dal punto di vista dei numeri, affinché possa essere utile a chi deve prendere decisioni sia in ottica contingente che di prevenzione».
